Un’esperienza eccezionale sta per iniziare. Abbiamo avuto l’onore di avere ai nostri microfoni uno dei musicisti che suonerà in Bahrein in vista del Gran Premio di Formula Uno, previsto per la settimana prossima, il professore Giuseppe Ressa.

Giuseppe, professore presso l’Istituto Comprensivo “A. Bortone” di Ruffano, è un 25 enne di Polignano a mare, fa parte del gruppo “Vagaband” che ha 12 componenti, tutti pugliesi. Si tratta di un collettivo di musicisti pugliesi uniti dall’idea di condividere musica riducendo le distanze tra band e ascoltatore, attraverso il loro show itinerante. “Vagabondare” tra vari generi musicali quali Funk, Rock, Latin, Pop, Balcanico, portando il pubblico ad essere non solo ascoltatore, ma parte integrante dello stesso show.

Si tratta di una street band con cui Giuseppe suona da 4 anni. La Vagaband è stata selezionata da International Show Parade e questo permetterà di andare a suonare proprio in Bahrein dal 28 Febbraio al 3 marzo. Suoneranno nei vari party dell’evento e anche nei pressi della pista. Questo è solo l’inizio di un progetto che porterà Giuseppe in altri progetti, anche da solista.

Un musicista italiano in Bahrein, intervista al prof. Ressa chiamato Dr. Heyde

Il nome d’arte del prof. Ressa sarà Dr. Heyde. La scelta del nome cerca di unire i due mondi apparentemente opposti? Si, non a caso la scelta si ispira al racconto di Dr.Jackyll e Mr.Hyde in quanto i mondi, apparentemente diversi, trovano un punto d’incontro e di fusione nei brani che compongo. Dr.Hyde cerca di incarnare la calma e serietà del contesto classico e l’eccentricità del mondo elettronico.

Da cosa viene la scelta di cimentarti in un genere nuovo come la musica elettronica? Da sempre ho adorato sperimentare in ambito musicale, non fossilizzandomi su un unico genere e permettendomi di creare una personale identità musicale.

Come hai unito il mondo classico per il quale hai studiato per anni con il mondo
elettronico?
Suonando diversi strumenti classici ho captato delle particolarità che non vengono valorizzate abbastanza.

Come mai hai scelto strumenti particolari come marimba, vibrafono o timpani in un contesto prettamente elettronico? Ho deciso di portare con me, in questo nuovo viaggio, strumenti che ho imparato a conoscere molto bene grazie al mio percorso di studi e che, dal mio punto di vista, possono dare quel tocco in più di unicità alla mia musica.

Sei emozionato in vista di questa esperienza in Bahrein? Stai vivendo l’attesa con tensione? Sono molto emozionato ed onorato per aver avuto questa grande possibilità. Ho studiato anni le percussioni dedicando loro tempo e fatica e sperando sempre di raggiungere grandi risultati ed oggi posso dire di esserci quasi riuscito.

Grazie per l’intervista, Giuseppe, e in bocca al lupo per questa esperienza.

Intervista esclusiva: prof. Giuseppe Ressa, il pugliese che suonerà al GP in Bahrein ultima modifica: 2024-02-26T12:52:29+01:00 da Antonio Murrone

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