Luca Travaglini è il co-fondatore di Planet Farms, ed è uno dei suoi amministratori delegati. Vertical farm più grande d’Europa, Planet Farms coltiva in totale assenza di pesticidi. E restituisce valore alla biodiversità che negli anni è andata perduta. Ma perché Travaglini è stato eletto Italian Tech Person 2021?
Perché Luca Travaglini è l’Italian Tech Person 2021
Luca Travaglini ha 42 anni e tre figli, arriva da una famiglia di imprenditori ed è laureato alla Bocconi. Suo nonno, nel 1948, industrializzò il processo di asciugatura e stagionatura dei salumi. Lui, dopo l’università, ha lavorato in Ernst & Young e poi nell’industria alimentare di famiglia. Fino a quando, nel 2015, un problema di salute l’ha costretto a fermarsi. Guarito, ha cominciato a concentrarsi sul cibo. Ha capito che “siamo ciò che mangiamo“, e ha creato alle porte di Milano (e più precisamente a Cavenago di Brianza) la vertical farm più grande d’Europa. Al suo fianco, l’amico d’infanzia Daniele Benatoff.
È una farm, quella di Luca Travaglini, ad altissimo contenuto tech. Nei suoi 10mila metri quadrati, le tecnologie più all’avanguardia si mettono al servizio della tradizione agraria italiana. “Ho letto un articolo su come le vertical farm potessero essere una risposta al disastro di nucleare di Fukushima. Ho visto la luce” ha spiegato a Millionaire. “Ho capito però che i modelli giapponesi o americani non potevano stare in piedi in Italia. Non producevano prodotti di qualità e non erano efficienti né sostenibili“. Dopo mesi di ricerca, nell’ottobre 2021 Planet Farms ha visto la luce. Oggi coltiva i suoi prodotti risparmiando il 95% di acqua e il 90% di suolo. I prodotti coltivati, naturalissimi, raggiungono i supermercati di tutta Italia.
Foto in evidenza tratta dalla pagina Facebook di Italian.Tech
