La Madonna nera di Tindari è una statua sacra che rappresenta la Vergine Maria con il Bambino Gesù. Venerata nella Basilica di Tindari, appartenente alla frazione Patti, in provincia di Messina, la scultura lignea è considerata una delle immagini mariane più antiche e venerabili dell’Italia meridionale alla quale i fedeli si rivolgono con grande devozione. Sull’origine del culto non si hanno notizie certe. Lo si fa risalire al periodo della persecuzione iconoclasta.

Madonna nera di Tindari, basilica

Migliaia di pellegrini visitano annualmente la Basilica di Tindari per rendere omaggio alla Madonna nera, partecipare alle celebrazioni religiose e chiedere la sua intercessione. La festa solenne in suo onore ricorre ogni 7 settembre. Per l’occasione, la statua viene portata in processione per le strade del paese, seguita da una folla di fedeli illuminata dalle candele.

L’arrivo a Tindari

La Madonna Nera di Tindari è considerata un simbolo di protezione e speranza. Si dice che la statua sia stata scolpita in legno di cedro e che il suo colore scuro sia dovuto all’incendio che nel 1453 distrusse la città di Costantinopoli. Non si hanno certezze su come essa sia arrivata a Tindari.

statua

Secondo la tradizione, vi giunse per mezzo di una nave di ritorno dall’Oriente, nascosta nella stiva perché fosse sottratta alla persecuzione iconoclasta. Nel solcare le acque del Tirreno, la nave fu improvvisamente colpita da una violenta tempesta e costretta a fermarsi nella baia del Tindari, oggi Marinello. Quando finalmente la tempesta si placò, i marinari non riuscirono a spostare l’imbarcazione che rimase come incagliata nel porto. Pensarono allora di alleggerire il carico, ma la nave si mosse solo nel momento in cui fu portata a terra la cassa contenente la sacra scultura. Quando i marinai la aprirono, rimasero stupiti nel vedere il simulacro che fu portato sul colle di Tindari, dove da tempo esisteva una comunità cristiana.

La scultura

La statua raffigurante la Madonna nera di Tindari potrebbe essere stata realizzata tra il V e il VI secolo, in Oriente. La Vergine ha il volto lungo ed è rappresentata come “Regina seduta in trono”, che regge in grembo il Bambino Gesù con la mano destra benedicente. Sul basamento della statua è scritto “Nigra sum sed formosa”, espressione che significa “Bruna sono ma bella”, che si legge nel Cantico dei Cantici.

il santuario

La Madonna nera di Tindari è anche una figura di grande importanza culturale e storica, che incarna l’identità del popolo siciliano e la sua profonda fede religiosa. La sua presenza nella Basilica di Tindari è un richiamo alla tradizione cristiana antica e alle radici spirituali dell’isola. Il santuario che oggi la custodisce sorge sulle rovine di un’antica chiesetta distrutta dai pirati, ricostruita nel XVI secolo in stile barocco, e successivamente ampliata nella seconda metà del XX secolo.

(Foto: Santuario di Tindari, Pagina Facebook)

La Madonna nera di Tindari, l’antico simulacro venerato in tutto il Meridione ultima modifica: 2024-03-06T18:20:00+01:00 da Antonietta Malito

Commenti

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x