Il National Geographic celebra la Lombardia, con un ricco servizio che consiglia tutte le sue bellezze. In realtà, la prestigiosa rivista consiglia soprattutto Mantova, Milano e Varese. E cita undici siti che meritano una visita. Tra questi, il villaggio operaio di Crespi d’Adda e il Cenacolo Vinciano.
I consigli del National Geographic
“La rivista National Geographic dedica un bellissimo – e lungo – articolo agli 11 siti Unesco in Lombardia” scrive su Facebook Stefano Bruno Galli, Assessore all’Autonomia e alla Cultura di Regione Lombardia. Il viaggio inizia da Mantova e Sabbioneta per proseguire poi verso Cremona e il Museo del Violino, Milano e il Cenacolo di Leonardo da Vinci, Crespi d’Adda e il villaggio operaio. In Val Camonica c’è il primo sito riconosciuto dall’Unesco in Italia (1979), il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri – Naquane. In provincia di Varese ci sono il Monte San Giorgio, il Sacro Monte, le Palafitte e l’insediamento longobardo di Castelseprio per finire con la ferrovia retica del Bernina e le mura veneziane di Bergamo. “La Lombardia è storia e cultura, come scrive il National Geographic” ribadisce Galli.
Secondo la celebre rivista, la Lombardia è l’ideale meta per un road trip. Specialmente se ciò che si cerca è un mix di storia e architettura. Il consiglio è quello di cominciare il proprio viaggio da Mantova, culla lombarda del Rinascimento col suo Palazzo Ducale e la sua cattedrale. Sabbioneta, che da Mantova dista una trentina di chilometri, è un piccolo gioiello. Casa del Teatro all’Antica e circondata dalle mura. Due tappe essenziali, prima di dirigersi verso Cremona col suo Museo del Violino.
Da Milano a Varese, i siti da vedere
Quando il National Geographic celebra la Lombardia, è soprattutto Milano che viene messa in risalto. Si trova qui, del resto, uno tra i più bei capolavori artistici d’Italia: l‘Ultima Cena di Leonardo da Vinci (Cenacolo Vinciano). Conservata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, può essere visitato pagando il biglietto d’ingresso. Ed è pura emozione. Poco fuori Milano, facilissimo da raggiungere in auto, il villaggio operaio di Crespi d’Adda è il meglio conservato d’Europa. Il National Geographic consiglia di venire qui, per passeggiare tra le sue vie.
I turisti stranieri, ma anche gli italiani che scelgono una staycation, dovrebbero poi andare in Valle Camonica per vedere una tra le più grandi collezioni al mondo d’incisioni rupestri. E poi Monte San Giorgio che – tra l’Italia e la Svizzera – ospita uno tra i più importanti giacimenti fossiliferi esistenti del Triassico Medio. E ancora il Sacro Monte di Varese, per salire fino in cima costeggiando le 14 cappelle votive. “Esprimo grande soddisfazione per il servizio effettuato dalla prestigiosa rivista che esalta lo straordinario patrimonio culturale lombardo riconosciuto dall’Unesco come bene dell’Umanità. Quello del National Geographic è un vero e proprio invito a intraprendere un viaggio alla scoperta delle 11 meraviglie culturali della Lombardia” ha commentato Galli. Invitando tutti a scoprire (e a riscoprire) le bellezze lombarde.