Chiusi è un antichissimo borgo in provincia di Siena, sito ai confini tra Toscana e Umbria. Il primo insediamento nella zona risale all’Età del Ferro. Abbiamo testimonianze della città etrusca di Clevsi, divenuta poi la latina Clusium. Aveva grande importanza, essendo collocata sull’arteria che collegava Roma all’Etruria settentrionale. Tra gli elementi di cui scoprire la storia e ammirare il fascino ancora oggi vi sono le mura ciclopiche.

Le mura di Chiusi

Le mura ciclopiche di Chiusi sono in parte un lontano ricordo, purtroppo. Sono state infatti in gran parte demolite per poter sfruttarne le pietre o sono crollate durante la Seconda Guerra Mondiale. Ciò che resta oggi è un insieme di tratti, tra i quali un’unica porta (Porta Lavinia), mentre in origine erano tre.

Nel 2010 l’area è stata restaurata, con l’aggiunta di una scala in acciaio che consente di oltrepassare l’area storica e dirigersi a valle. Gli Etruschi costruirono delle possenti mura nell’area settentrionale della Chiusi antica. Queste hanno ottenuto nei secoli numerosi interventi e ampliamenti, dai Romani fino al Rinascimenti. Gli studi hanno rivelato come la cinta muraria risalga all’ultimo quarto del XVIII secolo. I materiali e le tecniche adoperate sottolineano però la presenza di resti di una torre medievale, inserita nel preesistente perimetro difensivo della città.

Oggi l’itinerario realizzato consente di muoversi tra storia e natura, rendendo le mura un elemento chiave del turismo di Chiusi, bordo da scoprire in tutte le sue bellezze, dal Museo Archeologico alla Fortezza di Sareano, dalla Collegiata di San Lorenzo alla Casa natale di San Galgano.

Le mura ciclopiche di Chiusi: un cammino nella storia ultima modifica: 2022-06-08T15:30:00+02:00 da Luca Incoronato

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