Croce e delizia di tutte le donne…i dolci! Assaporare tutte quelle leccornie, preparare succulenti torte, indugiare la sera nel paradisiaco assaggio di quel gustoso gelato che conserviamo avidamente nel frigo, davanti ad un bel film magari. Come si fa a dire di no ad una delle più zuccherose invenzioni dell’uomo? Non si può. Per questa ragione, oggi vi presentiamo un’idea geniale, che nasce dalla volontà di creare un vero e proprio museo a sua maestà, il tiramisù! In barba a quei chili di troppo…c’è sempre posto per il dessert!
La nascita e la storia di una dolce idea
Il tiramisù, cosa c’è di più invitante? Questo dolce può essere servito in ogni momento dell’anno, e rappresenta un piacere sia per gli occhi che per il palato. Secondo la tradizione, nel 1955 l’allora proprietaria del ristorante trevigiano Le Beccherie, Alba Campeol, creò nella sua cucina una ricetta ispirata alla sua colazione. Questa torta non solo era semplice e veloce da preparare, ma dava una grande energia, grazie ai suoi ingredienti principali, caffè e zabaione. Qualche anno dopo, il pasticcere del locale (Roberto Lolì Linguanotto) pensò di aggiungere agli ingredienti, il mascarpone. Fu così che, nel 1962, nacque il tiramisù. Venne inserito nel menù de Le Beccherie, e nel 1972 fu anche protagonista della Fiera Campionaria di Milano, servito a spicchi e recante il marchio in cacao del ristorante che gli aveva dato i natali (disegnato da Carlo Campeol). Che sia servito in veste gourmet o casereccia, il tiramisù lascia tutti soddisfatti!
Il Museo del tiramisù, luogo di arte e condivisione
Nonostante l’aneddoto del ristorante della signora Campeol, le origini del tiramisù sono state da sempre oggetto di controversie. Si è giunti ad attribuirle ufficialmente al Friuli Venezia Giulia, ma questo non ha fermato la città di Treviso, la quale da sempre ne ha rivendicato la paternità. A prova di ciò, vi è un atto notarile dell’Accademia Italiana della Cucina, depositato il 15 ottobre 2010, che recita: «La vera ricetta del Tirame su è quella autentica del ristorante Alle Beccherie di Treviso». Non contenta, Treviso ha voluto rafforzare ancora di più questo legame, inaugurando un vero e proprio museo del tiramisù! Questa iniziativa ha coinvolto anche gli abitanti della città veneta, che hanno contribuito con le loro ricette segrete e i loro ricordi di famiglia sul dolce più famoso d’Italia. Lo sportello del tiramisù ha aperto a Casa dei Carraresi il 26 gennaio di quest’anno, ed è nato da un’intuizione di Paolo Lai, giovane imprenditore trevigiano, ora titolare del ristorante.
Lo scopo principale è stato quello di preservare l’oralità delle tradizioni culturali italiane, che si estrinsecano soprattutto nell’ambito culinario. Il figlio della Campeol, Carlo, incontrerà il pubblico ogni venerdì dalle ore 15.00 alle 18.00, per conversare e scambiare opinioni sulle varie ricette del tiramisù. Tutto questo, non solo per promuovere un’eccellenza italiana nel settore, ma anche per creare un luogo di memoria collettiva e identitaria. Qui si potranno condividere spunti e aneddoti sulla lunga e particolare storia del tiramisù, oltre che dialogare ed esaminare le varianti delle diverse città italiane. Un passo verso il futuro, ma con la forza e il fascino antico della tradizione!