Niscemi deve il suo nome a un’origine araba, infatti, nel IX secolo, proprio gli arabi costruirono un villaggio, “Fata Nascim”, che nel 1626 diventò “Niscemi”; una graziosa città collinare in provincia di Caltanissetta, adagiata su un altopiano, che si estende dai Monti Iblei, ai Monti Erei a nord-ovest.

Niscemi- tetti

In precedenza, nel 1599, presso il bosco di contrada Castellana, il pastore Andrea Armao, vide un bue inginocchiato davanti a una sorgente d’acqua. Proprio lì galleggiava un’immagine mariana e sempre lì sorse il nuovo centro abitato di Niscemi. Attorno a questo prodigio, pulsa ancor oggi il cuore di Niscemi. Sul salotto buono della città, si affacciano la Chiesa Madre, e quella dell’Addolorata e il Palazzo del Municipio come a custodirla.

Niscemi da visitare nell’arte e nella natura

Niscemi è da visitare non solo per l’arte antica forgiata dall’uomo che è incantevole, ma anche per la “Riserva Naturale Orientata La Sughereta di Niscemi; il più importante relitto di foresta primaria a sughero e leccio della Sicilia centro-meridionale.

Niscemi- chiostro

Vi si possono vedere il lentisco, il carrubo, l’olivastro, il mirto, il corbezzolo, la fillirea e la palma nana. Il sottobosco ricchissimo, gode di una fauna variegata con ad esempio, il gatto selvatico e la volpe; ghiri e topi quercini, il picchio rosso maggiore e l’upupa. Nella zona sottostante tra il belvedere invece, nel quartiere Sante Croci vi è una piccola sede per appassionati di parapendio, per chi desidera fare dello sport e perché no, del turismo “moderno”. La sede è stata dedicata all’aviatore italiano Angelo D’Arrigo recentemente scomparso.

Sagra del carciofo di Niscemi

La sagra del carciofo di Niscemi è un vero culto, e la trentanovesima edizione 2019 si preannuncia in grande spolvero. Sono famose le deliziose degustazioni dei tanti piatti tipici di Niscemi a base di carciofi locali. L’Agricoltura di Niscemi, così come l’artigianato, sono la pietra angolare dell’economia locale; ragion per cui, la sagra è cresciuta negli anni, diventando una delle più seguite di tutta la Sicilia.

Niscemi- carciofi

In passato si è arrivati a registrare un’affluenza di circa ottantamila visitatori, nonché una vasta partecipazione di espositori da moltissimi altri Comuni. Una Sagra dunque che da anni fa ormai parte di una cultura radicata della tradizione di Niscemi, che per la grande qualità del prodotto è conosciuta come “capitale del carciofo”. La prima sagra del “carciofo violetto”, delizioso e pregiato, risale al 1978, organizzata dalla Pro Loco, e vide una grande partecipazione popolare; generalmente la sontuosa sagra, si festeggia tra marzo e aprile.

Niscemi capitale del pregiato carciofo violetto

Negli ultimi anni, la sagra è stata spostata nel centro storico, permettendo all’organizzazione d’inserire numerosi eventi culturali. Niscemi offre una degustazione completa dei prodotti a base di carciofo tra antipasti, primi, secondi e dolci, da gustare innaffiati da vino di produzione locale.

Niscemi- fiore

Niscemi è oggi a tutti gli effetti la “numero uno del carciofo”, grazie ai suoi produttori del territorio, che offrono oltre la metà della produzione siciliana e italiana. Gli agricoltori niscemesi producono oltre il dodici percento dei carciofi di tutto il globo. La sagra è un appuntamento che promuove l’agricoltura e l’artigianato della città, con stand espositivi di carciofi, e prodotti ortofrutticoli legati al delizioso “fiore”. L’agricoltura e l’artigianato, infatti, costituiscono il cuore dell’economia niscemese, ragion per cui, la sagra è oggi una delle più importanti in Sicilia.

Ss. Maria del bosco e l’infiorata

La Festa più sentita Niscemi, è vissuta nella devozione alla Ss. Maria del Bosco, patrona della città, correlata al dipinto che galleggiò miracolosamente. Per l’occasione il Santuario è decorato con infiorate, e i devoti, dal ventuno aprile al ventuno maggio, percorrono a piedi la via per il santuario. Nella prima domenica di agosto il quadro è portato in processione dalla Chiesa di Maria Ss del Bosco fino alla Chiesa Ss. Maria d’Itria.

Niscemi- chiesa

Durante questi festeggiamenti, e da qualche anno, è organizzato il “Palio delle Tre Bandiere”, sportivo e culturale. Nella Festa vi sono esibizioni di gruppi musicali locali, mostre di quadri, di fotografie e la presenza di tanti turisti; emigranti soprattutto tra i più devoti, che vengono a omaggiare la Madonna. Restando in ambito festaiolo, importante, e molto amata è la banda del paese; Ass. Cult. Amici della Musica “M° Nicola Franco”.

Il corpo bandistico di Niscemi dall’antico, proiettato nella modernità

A Santa Maria di Niscemi, la banda risale ai primi anni del ‘900. Oggi l’Orchestra si pregia di una trentina elementi che vanno dai  nove e i diciassette anni, abbracciando l’intera gamma di strumenti a fiato e percussione. La banda di Niscemi, esegue un programma di musiche per Orchestra di Fiati (Symphony Wind Orchestra). Scopo dell’Orchestra è quello di sensibilizzare i giovani riguardo alla musica come linguaggio senza tempo, con gli “Amici della Musica”, la cultura e la passione musicale di Niscemi.

niscemi- infiorata

Ma a Niscemi, oltre alla musica, l’arte, la natura e la sagra del carciofo, si possono gustare golosità come le “mpanate” e i “piruna”; sfogliate di cavolfiori le prime, e di spinaci le seconde, con un ripieno crudo nell’impasto, prima di essere infornato. Le mpanate sono fatte e da una sfoglia sottilissima d’origine orientale, mentre in altre paste, ricorrono sempre i carciofi, “monarchi” indiscussi.
Molte ghiottonerie si possono assaggiare alla “Sagra dell’Mpanata e dei Piruna”. La Pro Loco locale, in questi ultimi anni, cerca di attrarre e consolidare un turismo gastronomico che il territorio offre in grande abbondanza. Interessante è la “Cacucciulata”, con mostre, spettacoli musicali, attività culturali; un appuntamento fieristico di grande spessore.

Niscemi, la sagra del carciofo, e le ricchezze da scoprire e visitare ultima modifica: 2019-01-23T09:16:17+01:00 da simona aiuti

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