Starry Starry Night… La notte di San Lorenzo è ormai arrivata e, come da tradizione, c’è chi starà con il naso all’insù a guardare il cielo nella speranza di avvistare qualche stella cadente ed esprimere il proprio desiderio. Quello del 10 agosto è infatti un appuntamento imperdibile per tutti i sognatori che desiderano assistere ad uno degli spettacoli più belli offerti dalla natura. Naturalmente questo fenomeno non si verifica soltanto durante la notte di San Lorenzo. È osservabile tra la seconda metà di luglio e tutto il mese successivo. Il 10 agosto è tradizionalmente il giorno in cui è possibile avvistare più stelle cadenti. Quest’anno il picco dovrebbe essere nella notte tra il 12 e il 13 agosto.

Il mito della notte di San Lorenzo

Come tutti sanno, la notte di San Lorenzo è una delle notti più romantiche dell’anno. Esprimere un desiderio ogni volta che si avvista una stella cadente è una pratica molto antica. Secoli fa si credeva infatti che il destino dell’uomo fosse già scritto nelle stelle. Avvistare una stella cadente ed esprimere un desiderio significava infatti avere la possibilità di cambiare il proprio futuro. Nonostante questa (falsa) credenza sia ormai stata dimenticata, si continua ancora oggi ad esprimere un desiderio ogni qualvolta si scorge nel cielo una stella cadente. Un’altra credenza popolare associa queste stelle alle lacrime di San Lorenzo, diacono di Roma, martirizzato il 10 agosto del 258 d.C. per volere dell’imperatore Valeriano. Le “lacrime” sarebbero in realtà i tizzoni ardenti che provocarono la morte del santo. Naturalmente c’è una spiegazione scientifica dietro questo fenomeno, meno poetica delle precedenti, ma più veritiera e affidabile.

Notte di San Lorenzo - Stella cadente su paesaggio invernale

Le Perseidi e la cometa Swift-Tuttle

La prima cosa da sapere sulla notte di San Lorenzo è che, quelle che avvistiamo in cielo, non sono “stelle”, ma meteore chiamate “Perseidi” (poiché il radiante, ovvero il punto di apparenza, si trova all’interno della costellazione di Perseo). Questo sciame di meteore ha origine dalla cometa Swift-Tuttle. Si tratta di una gigantesca cometa periodica del Sistema Solare con un diametro di circa 10 chilometri. Lo sciame delle Perseidi era visibile già nel 36 d.C. in Cina, ma fu l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1862 a scoprire la correlazione tra la cometa e le meteore. Quest’ultime sarebbero infatti dei detriti lasciati dalla cometa che bruciano una volta entrati nell’atmosfera terrestre e danno vita al fenomeno delle “stelle cadenti”. La particolarità delle Perseidi è la loro luminosità e la possibilità di essere viste ad occhio nudo, soprattutto quando si ci trova in luoghi con poca luce.

Come già accennato, le stelle cadenti (ovvero le Perseidi) non sono visibili soltanto durante la notte di San Lorenzo, ma tra luglio e agosto. Nelle notti di massimo, potrebbe essere possibile vedere fino a 100 stelle cadenti all’ora. Per osservare al meglio lo spettacolo è consigliato recarsi in un luogo completamente buio, lontano dalle luci cittadine, dalle 22 alle 4 del mattino. Il punto di osservazione migliore è a Nord-Est, in direzione della costellazione di Perseo (sotto Cassiopea e la sua forma a “W”). Anche se la luna piena potrebbe regalare uno spettacolo meno “luminoso” degli anni precedenti, la fortuna potrebbe aiutare i “cercatori di stelle” più audaci che aspettano soltanto di vedere un bagliore in cielo per esprimere il loro desiderio, nella speranza che questo un giorno diventi realtà.

Notte di San Lorenzo: la magia delle stelle cadenti ultima modifica: 2022-08-10T09:30:00+02:00 da Antonello Ciccarello

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