Durante il triste periodo della quarantena è stato lanciato un video, divenuto immediatamente virale sui social. Un video che ha dato speranza ai nostri cuori, ricordandoci quanto è bella la nostra Italia. Questo breve film dal titolo “Proud to be Italian” è opera di due grandi registi calabresi Marco Caputo e Angelica Mazza. Il cuore ci si riempie di orgoglio, guardando tutte le riprese dall’alto dei droni che volano sull’Italia, dal mare ai monti, sfiorando laghi, coste, fiumi, chiese, piazze, monumenti …. Tutto il Belpaese in 90 secondi, quello che in quei giorni tremendi stava resistendo all’emergenza coronavirus.
Un dono quello di Marco e Angelica alle nostre bellezze, subito condiviso su Instagram dall’influencer italiana più famosa del mondo, Chiara Ferragni, e suo marito Fedez. “Proud to be italian, today and forever IT”, ha scritto sul social la Ferragni condivendo il video, poi rilanciato anche da Francesco Facchinetti e Cristina Chiabotto. Noi di italiani.it siamo andati a Cosenza nel quartier generale della A&M Caputo Films per intervistare Marco Caputo e farci raccontare del suo lavoro.
Da dove è nata l’idea di realizzare il video Proud to be Italian?
Caputo. L’idea è venuta fuori in modo spontaneo dal particolare momento che stava vivendo l’Italia. Era quello dell’emergenza sanitaria per il covid19 e della lunga quarantena che ci ha costretti in casa. Quella privazione di libertà ha fatto nascere forte in me il desiderio di evadere, almeno con l’immaginazione. In quei lunghi pomeriggi, come sulle note della canzone “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, la mia mente rivedeva i viaggi passati, le esperienze vissute.
Da qui è nato il progetto di realizzare, un video che ripercorresse le tappe iconiche del nostro Paese: mare, laghi, monumenti… il tutto baciato da quella luce tipicamente italiana. Ci sono riuscito anche grazie all’aiuto della mia grande collaboratrice, mia moglie Angelica Mazza.
Qual era il messaggio che volevate lasciare?
Caputo. L’Italia è stato tra i primi Paesi ad essere travolto dalla pandemia. I primi focolai ci hanno fatto apparire agli occhi dal mondo come untori. La A&M Caputo Films lavora al 90% con gli stranieri. Il nostro target è composto soprattutto da persone che arrivano fuori dall’Europa, specialmente dall’America.
Mi sono detto allora che era necessario pensare a qualcosa che rilanciasse l’immagine del nostro Paese. Volevo che arrivasse chiaro a tutti il messaggio che ci saremo ripresi e saremo ripartiti come abbiamo sempre fatto. Volevo che tutti vedessero quanto è bella l’Italia. Non untori quindi, ma detentori di bellezza.
Come hanno scoperto il video Proud to be italian Chiara Ferragni e Fedez?
Caputo. Alcuni amici comuni lo hanno pubblicato su Instagram. A loro è piaciuto molto e ci hanno contattato in privato, chiedendoci di poterlo pubblicare sui loro profili. Da lì è iniziato il processo che ha reso il video virale.
E’ un settore che ci conosce bene perché la A&M Caputo Films lavora da almeno una decina di anni col wedding nel mercato del lusso. Abbiamo realizzato video per feste di magnati dove erano presenti star del cinema del calibro di Michael Douglas o la moglie Catherine Zeta Jones. Questo ci ha permesso nel tempo di stringere tanti e importanti rapporti.
Hai realizzato corti importanti come “L’Imbarcadero” in lizza per il David di Donatello. Cosa c’è dietro questi lavori?
Caputo. Dietro tutto questo ci sono anni di studio e un background dedicato al cinema. Ma c’è soprattutto la mano di mia moglie, Angelica Mazza, che fa il mio stesso lavoro. Angelica mi stimola costantemente. Mi aiuta a migliorare e, in alcune produzioni, non nego che sia più brava di me. Insieme siamo una bella squadra. Riusciamo a creare prodotti apprezzati e di gran qualità. Arrivare finalisti ai David con “L’Imbarcadero” è stato davvero bello e indimenticabile. Essere chiamati dalla Rai, per partecipare a Uno Mattina, ci ha fatto sperare che in Italia ci possa ancora essere spazio per la meritocrazia.
Questo corto è un’esperienza di marketing territoriale. Non volevamo realizzare il solito prodotto. Abbiamo allora pensato a un’ambientazione tra i monti della Sila e a una storytelling, coinvolgendo un attore come Tony Sperandeo.
La A&M Caputo Films si dedica a matrimoni. Come è nata questa passione?
Caputo. Vengo da una famiglia di fotografi. Mio zio, fratello di mio padre, è venuto a mancare due anni fa, era il fotografo più importante di Cosenza ed è stato il mio primo maestro. Da bambino i miei genitori, invece di accompagnarmi all’asilo, mi lasciavano spesso con lui.
Mi divertivo tra camera oscura, rullini e prime nozioni di chimica. E’ stato zio che ha creato dentro di me questa passione per un po’ di anni rimasta sopita. E’ venuta fuori con forza all’università, quando ho deciso di iscrivermi al DAMS per fare cinema. Ho poi preso la laurea specialistica a Bologna dove ho avuto professori d’eccezione.
Cosa è avvenuto poi?
Caputo . Ho studiato e lavorato in un ambiente stimolante. Frequentato le cineteche della città e avuto la fantastica opportunità di visionare film in pellicola. Spesso con la possibilità di confrontarsi alla fine del film col regista. Parliamo di autori importanti come Mario Monicelli. Altro rilevante step della mia vita è stato l’Erasmus a Madrid su comunicazione audiovisiva. In questa città ho anche fatto un’importante esperienza lavorativa come marketing manager, partecipando a campagne con brand notevoli. Ma anche a Londra dove ho collaborato con un’agenzia di pubblicità nella realizzazione di video per grosse multinazionali. Ho così unito le mie due grandi passioni: cinema e marketing. Credo, infatti, che oggi più che mai sia necessario imparare e saper promuovere il proprio lavoro.
Quando è arrivata Angelica nella tua vita?
Caputo. Angelica è arrivata nel 2013. Avevo già iniziato a viaggiare tanto per lavoro. Ero sempre solo. Allora le ho proposto di studiare e imparare in modo che potessimo lavorare e viaggiare insieme. Così è stato.
Angelica è diventata in breve tempo molto brava. A volte mi supera perché lei è infallibile nella cura dei dettagli, dei particolari come gli allestimenti dei tavoli o dei fiori. Cose fondamentali per il nostro lavoro nel wedding. Angelica completa le mie competenze.
Col tuo lavoro porti l’Italia in giro per il mondo. Come ti accolgono all’estero?
Caputo. Con la A&M Caputo Films abbiamo fatto matrimoni ovunque. Dagli Stati Uniti alla Giordania, Messico, Kazakistan… In Europa, poi, quasi in ogni Paese. Per noi è fondamentale il Made in Italy, che all’estero è percepito come un valore intrinseco. E’ garanzia di stile. Noi vogliamo raccontare il bello. Prendere la sfaccettatura estetica che ci piace, senza dimenticare lo storytelling che è fondamentale.
E’ la sostanza del racconto. Essere italiano non è qualcosa che puoi comprare. Soprattutto perché in Italia siamo circondati dal bello. Spesso non consideriamo la grande fortuna che abbiamo. Noi siamo circondati da storia, arte cultura…Quello che manca in tante città extraeuropee è proprio la storia, i beni culturali. Per noi è importante raccontare i colori dell’Italia. La luce, la scelta della fotografia dei nostri video sono prettamente italiani. La stessa luce non la trovi in altri Paesi. Non c’è dubbio, quando lavori all’estero nel settore della creatività o dell’arte, essere italiano ti dà una marcia in più.
(Ph by A&M Caputo Films)