La XVI edizione del Premio Bancarella della Cucina viene vinto dalla pasta. È l’eccellenza culinaria italiana al centro del libro “Storia della pasta in dieci piatti” di Luca Cesari (Il Saggiatore), il più votato dalla giuria presente nelle sale del Palazzo Dosi-Magnavacca a Pontremoli, in provincia di Massa Carrara.

Il libro di Cesari ha ottenuto il primo posto della sestina con 35 voti espressi dai librai indipendenti delle due Associazioni dei Librai Pontremolesi e delle Bancarelle, oltre che dei giornalisti e rappresentanti dell’enogastronomia. Al momento della consegna del San Giovanni di Dio, l’autore ha ringraziato la Fondazione Città del Libro e le associazioni che organizzano la manifestazione. Oltre che tutti gli autori presenti.

La sestina dei finalisti e la vittoria della pasta

Una grande vittoria per “Storia della pasta in dieci piatti” che ha trionfato sugli altri cinque libri finalisti. A contendersi il premio c’erano:

  • Cucina milanese contemporanea di Cesare Battisti e Gabrielle Zanatta (Guido Tommasi editore)
  • Il goloso mangiar sano di Elisabetta e Federica Pennacchioni (Gribaudo)
  • Dolci senza bilancia di Sara Brancaccio (HarperCollins)
  • Ottantafame di Carlo Spinelli (Marsilio Cartabianca)
  • Wild-Pane selvaggio di Martino Beria (Edizioni Enea).
pasta Premio Bancarella- immagine di vari formati di pasta

Ignazio Landi, presidente della Fondazione, ha dichiarato: Si chiude oggi la stagione dei Premi Bancarella 2021. Siamo riusciti a realizzare quattro manifestazioni in presenza. Con autori importanti, che hanno ricevuto grande gradimento. Cosa di cui, anche oggi, abbiamo avuto una grande dimostrazione. In lizza per il Premio di Cucina c’erano sei titoli. E soprattutto otto finalisti, con personalità molto diverse ed affascinanti. Per noi sono tutti vincitori. E da oggi entrano a far parte della grande famiglia del Bancarella”.

Il libro “Storia della pasta in dieci piatti”

“Storia della pasta in dieci piatti” è un viaggio nella storia gastronomica d’Italia attraverso dieci primi piatti. Si va dai «maccaroni» al ragù alla napoletana alla pasta al pesto. Tanti anche gli aneddoti a cominciare da quello che vede protagonisti i divi del muto Mary Pickford e Douglas Fairbanks. Entrambi dopo aver mangiato le fettuccine dal celebre ristoratore romano Alfredo, diffusero il più popolare piatto italiano negli Stati Uniti. E poi la storia di Orazio che cantava la misteriosa e antichissima lagana, da cui deriverebbero le nostre lasagne. Infine il comune di Amatrice che, per salvaguardare l’integrità dell’amatriciana, nel 2015 addirittura si espose pubblicamente indicandone gli ingredienti imprescindibili – sebbene tra il 1914 e il 1964 ne siano apparse 25 versioni diverse.

Dalle Alpi alla Sicilia, la cucina, e in particolare il primo piatto, tiene tutti uniti di fronte alla stessa tavola. Tra le chicche presenti anche come preparare tortellini cinquecenteschi.

Fonte fotografia in evidenza: pagina facebook di Luca Cesari @luca.cesari.official  

La pasta conquista anche il Premio Bancarella ultima modifica: 2021-10-19T16:00:00+02:00 da Claudio Cafarelli

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