Borgo a Mozzano è un borgo sito nella Valle del Serchio, in provincia di Lucca, reso celebre dalla leggenda del Ponte del Diavolo, il cui vero nome è Ponte della Maddalena. Questo consente di passare a piedi da una sponda all’altra del fiume Serchio, che lambisce il piccolo paese.

Ponte del Diavolo - Lucca
Ponte del Diavolo – Lucca – Fonte: Pixabay

La struttura del ponte è a “schiena d’asino”, il che attribuisce al ponte un carattere particolarmente pittoresco. Il suo profilo è a saliscendi e gli archi ne offrono un aspetto particolarmente snello. Col passare del tempo in tanti si sono chiesti in che modo sia stato possibile realizzarlo e tenerlo intatto per più di mille anni di storia. La spiegazione popolare più immediata fece ovviamente riferimento all’intervento del Diavolo. Secondo molti fu proprio il demonio ad aver realizzato l’opera.

Ponte del Diavolo, l’antico mito

Svariate le credenze tramandate nei secoli, relative al ponte. Ecco qual è la più nota. Pare fu Matilde di Canossa a ordinarne la costruzione nel corso dell’anno Mille. Lei era una feudataria illuminata, grande protagonista del Medioevo italiano. Tra il 1200 e il 1300 venne restaurato da Castruccio Castracani, condottiero lucchese. Occorre attendere, però, il 1500 per ottenere documenti che si riferiscano alla struttura come Ponte della Maddalena, suo nome attuale.

Ponte della Maddalena, Borgo a Mozzano, Toscana, Italia
Ponte della Maddalena, Borgo a Mozzano, Toscana, Italia – Fonte: Myrabella CC BY-SA 4.0

Pare fosse stato commissionato a un capomuratore particolarmente angosciato dai tempi di consegna. Per molti si trattava di S. Giuliano l’Ospitaliere. L’ansia per la complessità del ponte e i tempi di consegna minimi lo resero una facile preda per il Diavolo, tramanda il popolo. Gli offrì il suo aiuto, approfittando di un momento di debolezza. Il ponte sarebbe stato completato dal demonio in persona, in cambio dell’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato.

Il maestoso ponte venne eretto in una sola notte, si dice, ma il muratore corse da un prete per confessare il proprio peccato. L’uomo di Chiesa propose di far attraversare per prima una bestia. Alcune versioni riportano un maiale, altre un cane. Il Diavolo dovette accontentarsi di quell’anima e, adirato per la beffa, si gettò nelle acque del fiume Serchio, svanendo per sempre.

Una seconda leggenda

Il maestoso ponte, che supera i 90 metri di lunghezza, è talmente suggestivo da ispirare cantori, poeti e popolino. Vi è infatti una seconda celebre leggenda che riguarda l’opera. Questa è legata al nome di Lucida Mansi, celebre nobildonna. Splendida e molto ricca, avrebbe voluto poter vivere in eterno. Terrorizzata all’idea di invecchiare, provò qualsiasi rimedio per rallentare lo scorrere del tempo, dai ritrovati alchemici ai viaggi presso vecchi saggi.

Ponte della Maddalena - Incisione del XVI secolo
Ponte della Maddalena – Incisione del XVI secolo – Fonte: Hendrik III van Cleve – Pubblico dominio

Una mattina, al suo risveglio, si rese conto della comparsa di una ruga sul viso. Le grida della sua disperazione raggelarono il sangue. Di sera, mentre camminava nervosamente lungo il Ponte del Diavolo, incontrò una giovane che promise lei 30 anni di giovinezza. Al termine di questo lasso di tempo, però, avrebbe dovuto cedere la propria anima. Condotta sul punto più alto del ponte, Lucida Mansi vide la giovane tramutarsi nel Diavolo, che la scaraventò nel Serchio. Storie ancora oggi vive grazie alle tradizioni passate di generazione in generazione. Un tesoro cantato che regala alla struttura un’area oscura e ammaliante, in grado di attirare costantemente nuovi turisti.

Fonte fotografia in evidenza: Ponte della Maddalena, Borgo a Mozzano, Toscana, Italia – Fonte: Myrabella CC BY-SA 4.0

Le leggende del Ponte del Diavolo a Lucca ultima modifica: 2021-07-16T09:00:00+02:00 da Luca Incoronato

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