Un luogo quasi da favola immerso nelle montagne dell’Appenino e che sicuramente va visitato. Nel cuore dell’Emilia Romagna su un’altura a 407 metri sul livello del mare si trova la Rocchetta Mattei, un castello, e un insieme di edifici che ricorda nello stile le antiche roccaforti medievali. Ma c’è di più perché questo luogo che appartiene alla storia, costruito nella seconda metà del diciannovesimo secolo, si mescolano stili diversi che spaziano dal Medioevo, al neorinascimentale, allo stile moresco fino al liberty. La Rocchetta si trova a Savignano nel comune di Grizzana Morandi, in provincia di Bologna. Vi raccontiamo la sua storia.
Rocchetta Mattei, la “casa” del conte Cesare Mattei
Torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, ma anche camere private. Questo il labirinto della Rocchetta Mattei, voluta dal conte Cesare Mattei che volle edificarla sulle rovine di una antica costruzione che risaliva al Duecento. Bolognese di nascita Cesare Mattei, letterato, politico e medico ricevette il titolo di conte da papa Pio IX. Si trasferì poi nella tenuta di Vigorso per studiare la sua “nuova medicina” e iniziò la costruzione della “Rocchetta”. La particolarità di questo luogo nato proprio sulle rovine di un castello medievale affascinò Mattei che vi stabilì la propria residenza, vivendo come un signore medievale con tanto di corte.
Mattei fu l’ideatore della “elettromeopatia” una medicina alternativa, che lo rese famoso. Si racconta che nella Rocchetta furono ospitati tanti uomini illustri, che avevano raggiunto il luogo per sottoporsi alle cure di Mattei. Ospiti sarebbero stati Ludovico III di Baviera e lo zar Alessandro II. Alla sua morte, la Rocchetta è stata un’attrazione, poi abbandonata. Soltanto nel 2005 la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo) acquistò il castello. Avviato così il consolidamento e un restauro necessario per tutelare questa struttura. Mattei fu seppellito proprio nella cappella della Rocchetta in un sepolcro monumentale.
Gli interni della struttura
Da un loggiato, chiamato Loggia Carolina, si arriva ad una scala che conduce, attraverso un ponte levatoio, a una stanzetta dalle finestre piccole e dal soffitto a stalattiti. Questa fu la camera da letto del conte e si possono vedere i mobili originali e le pipe di sua proprietà. Si può anche visitare il cortile dei leoni, la riproduzione del cortile dell’Alhambra di Granada. E poi la chiesa, il salone dei novanta. La Rocchetta è pure ricca di altri locali di servizio, oggi trasformate in villette.
Le visite didattiche al sito
La situazione pandemica che stiamo vivendo ha limitato nell’ultimo anno le visite anche alla struttura. Avviate, però, delle iniziative a livello virtuale, con degli itinerari per conoscere questo affascinante luogo. In altri momenti, infatti, la Rocchetta Mattei propone ai visitatori e soprattutto agli studenti un’offerta didattico-formativa. Previsti diversi laboratori per ogni ordine e grado di studi. Itinerari alla scoperta della Rocchetta, della sua particolare e diversificata architettura. Ma è anche occasione per poter conoscere la vita del suo fondatore e soprattutto la medicina alternativa da lui ideata e i suoi studi.