Sacile è una città d’acqua senza essere vicino al mare. Perché l’acqua, quella delle risorgive del fiume Livenza, qui è diffusa un po’ ovunque. Il fiume nasce poco lontano, dalle sorgenti del Gorgazzo, della Santissima, del Molinetto, ai piedi dei vicini altopiano del Cansiglio e del monte Cavallo. Innumerevoli vene acquifere corrono silenziose e invisibili per chilometri, nascoste sottoterra. Poi emergono dando vita al Livenza che si esprime come fiume vero e proprio nella cittadina di Sacile, in Friuli Venezia Giulia.

Sacile - veduta con campanile

Qui, curiosità nella curiosità, il Livenza si apre in due bracci alle spalle del locale municipio e si riunisce poi a sud del centro storico. In mezzo, un canale e due isole collegate tra loro da ponti e passerelle pedonali. La prima isola, con la sua Piazza del Popolo, ospita il centro della vita civile e amministrativa di Sacile. La seconda, con la Piazza Duomo, è sede dei siti più strettamente religiosi. Ed è anche quella dalla storia più antica.

Le acque del Livenza riflettono i suggestivi profili della cittadina

La bella Sacile è ricca di paesaggi suggestivi e un po’ fiabeschi, “disegnata” dal fiume che con le sue acque limpide e calme bagna le fronde dei salici. Un piccolo gioiello raro e prezioso che dal fiume trae la sua bellezza e che sulle acque del fiume rispecchia i profili dei suoi palazzi. Una città giardino, ricca di verde e di tante testimonianze storiche.

sacile vista dal canale

Siamo proprio in border line tra le province di Pordenone e di Treviso, sulla linea di confine tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. I primi insediamenti in questa zona risalgono al 796 dopo Cristo. Lo testimoniano i resti di un’antica chiesa voluta all’epoca da Enrico duca del Friuli. Su questi resti e in questo sito è stato poi realizzato l’attuale duomo, dedicato a San Nicolò, che risale alla fine del quindicesimo secolo e che fu edificato sull’impianto della chiesa precedente.

Il patto con Venezia e i secoli di prosperità

In quegli anni, parliamo del primo insediamento nel periodo antecedente e successivo al Mille, era stato edificato un piccolo villaggio in posizione strategica. Perché qui era già esistente una strada romana usata anche dai Longobardi. E perché qui c’era il fiume. I fiumi sono sempre stati vie d’acqua fondamentali nella storia dei popoli. Già in epoca medievale il Livenza si navigava fino alla laguna di Venezia.

Sacile mappa antica

Per Sacile, chiamata anche la porta del Friuli, questa posizione di confine era fondamentale. Nel 1190 Sacile aveva avuto la possibilità di dotarsi di statuti propri diventando la prima città del Friuli autonoma dal punto di vista amministrativo. Nel 1420 concordò con la Serenissima Repubblica di Venezia un patto di annessione per fare fronte comune contro il pericolo turco. E questa alleanza fu nei secoli successivi motivo di pace e di grande sviluppo economico.

Palazzo Ragazzoni, la più importante attrattiva storico-artistica

I nobili veneziani costruivano le loro dimore di campagna anche da queste parti. Sacile è tuttora ricca di palazzi in stile veneziano medio con il doppio ingresso, uno dalla strada e uno dal fiume. Motivo per cui questi palazzi, che in alcuni esempi risentono molto anche dell’influenza dello stile trevigiano, hanno normalmente una doppia facciata. L’edificio che meglio rappresenta la ricchezza del Cinquecento sacilese e il forte legame che la cittadina aveva con la Serenissima è certamente Palazzo Ragazzoni, la più importante attrattiva da un punto di vista storico-artistico. Il Palazzo, affacciato sul fiume appena fuori dall’antica cinta murata, finite le restrizioni imposte dalla pandemia sarà aperto e si potrà visitare. Lo aveva fatto edificare il veneziano Giacomo Ragazzoni che a Sacile si era trasferito per i suoi interessi commerciali e per le proprietà terriere.

dipinto

Mercante illustre, fornitore ufficiale di uva passa – di cui aveva il monopolio – per la casa reale inglese, fu redattore, fra l’altro, del contratto di matrimonio tra la regina Maria Tudor e Filippo II di Spagna. Assiduo in molte corti reali europee, nel suo palazzo a Sacile ospitò, fra gli altri, Enrico III di Valois, figlio di Caterina De Medici. Queste frequentazioni portarono alla realizzazione di un prezioso ciclo di affreschi, all’interno del palazzo, che raffigurano i fratelli Ragazzoni, Giacomo e Placido, con i sovrani del tempo: Maria Tudor, Filippo II di Spagna, Enrico III di Francia, Maria d’Austria, il Doge Sebastiano Venier e il Gran Visir di Costantinopoli.

Le eccellenze del presente: Fazioli Pianoforti e Tenuta Vistorta

La Sacile di oggi si conferma terra di eccellenze. Si trova a Sacile la Fazioli, una delle più prestigiose realtà imprenditoriali italiane per la produzione di pianoforti a coda e da concerto. Tra i marchi più importanti al mondo. E qui si trova anche la Tenuta Vistorta, azienda vitivinicola che sorge nell’incantevole omonimo borgo duecentesco. Di proprietà della famiglia Brandolini Rota poi d’Adda, la villa padronale è circondata da un parco straordinario riprogettato negli anni Sessanta dall’architetto paesaggista inglese Russel Page. Il parco, inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani, è visitabile come anche la barchessa e la cantina storica. Tenuta Vistorta produce vini di grande pregio in questa terra che è la culla dei rossi. L’azienda si distingue per la cura e la salvaguardia delle centenarie viti di Merlot di Vistorta e per la creazione di nuovi vigneti a conduzione biologica.

Sacile - scorcio con fiume

Meta turistica di qualità e di grande fascino, Sacile è un accattivante connubio tra terra e acqua. Dal Medioevo fino ad oggi, lungo le placide acque di risorgiva del fiume Livenza che qui è stato spettatore di oltre un millennio di storia.

(photo credit ufficio turismo visitsacile.it)

Sacile, il giardino della Serenissima ultima modifica: 2021-03-22T09:43:02+01:00 da Cristina Campolonghi

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