Milano, con quasi 1,4 milioni di abitanti, è la seconda città metropolitana d’Italia ed è da sempre afflitta dal problema dello smog.

Nei giorni scorsi i livelli di inquinamento avevano toccato picchi preoccupanti, superando di molto le soglie consentite. Sicuramente il ristagno dell’alta pressione e le condizioni orografiche non favoriscono la dispersione degli inquinanti atmosferici e di conseguenza i livelli di Pm10 continuano a salire.

Negli ultimi periodi l’inquinamento è aumentato maggiormente nella periferia delle città, anzichè nelle zone centrali, con il conseguente aumento di decessi tra i residenti, considerando anche il fatto che le aree periferiche dispongono di meno verde, si affacciano sulle tangenziali e sono abitate soprattutto da over65.

Una recente indagine pubblicata su “Epidemiologia&Prevenzione” e condotta dall’Agenzia per la tutela della salute di Milano (Ats-Mi) recentemente rivela che il biossido di azoto e le polveri sottili hanno tassi di decesso per 100.000 abitanti che possono arrivare al 60% in più in alcune zone della periferia milanese rispetto al centro della città.

La soluzione secondo gli esperti

Secondo gli esperti una soluzione potrebbe essere quella adottata da Londra che ha deciso di vietare la circolazione dei veicoli più inquinanti a tutta l’area metropolitana con l’obiettivo di avere la migliore qualità dell’aria nel mondo entro il 2050.

Smog a Milano, aumentano i rischi: la situazione ultima modifica: 2024-03-07T09:50:14+01:00 da laracalogiuri

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