Erano appena scoccate le 10.25 del 2 agosto 1980, quando il volto di Bologna e dell’Italia intera stava per cambiare per sempre. Proprio a quell’ora, nella sala d’aspetto della seconda classe della Stazione di Bologna Centrale, l’orologio segnò il suo ultimo ticchettio quando un ordigno a tempo di 23 kg (nascosto in una valigia abbandonata) non distrusse soltanto parte dell’edificio e la zona antistante, ma anche la vita di 85 persone e delle loro famiglie, ferendone inoltre circa 200. La strage di Bologna è stato uno dei più gravi atti di terrorismo che si siano verificati in Italia nel secondo dopoguerra. Nel 1995 furono condannati all’ergastolo come esecutori materiali della strage Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro appartenenti al gruppo neofascista dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari). Nel 2007 arrivò anche la condanna (in primo grado) a 30 anni di carcere per Luigi Ciavardini, considerato il terzo esecutore dell’attentato.

Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati per la strage di Bologna

Processi e condanne per depistaggio

La strage di Bologna del 1980 fu oggetto di numerosi depistaggi. Questi coinvolsero anche membri della loggia massonica P2 e del SISMI (Servizio per le informazioni e la sicurezza militare). Dallo “scoppio di una caldaia” al complotto internazionale, gli inquirenti si trovarono di fronte a diverse piste da seguire, alcune delle quali completamente inventate. Proprio per depistaggio, nel 1995, i pm condannarono l’ex capo della P2 Licio Gelli, gli ufficiali del SISMI Giuseppe BelmontePietro Musumeci e il faccendiere Francesco Pazienza (collaboratore del SISMI). Ad oggi sono ancora in corso diversi processi sul depistaggio delle indagini e falsa testimonianza, sulla natura (politica) della strage e sui mandanti. Alcuni imputati sono già deceduti, come l’ex generale del Sisde Quintino Spella, per altri è invece richiesta l’archiviazione, come l’ex generale del Ros Mario Mori.

Gli esecutori materiali della strage di Bologna, Fioravanti e Mambro, nonostante la condanna a vari ergastoli, sono oggi entrambi liberi. Il primo è stato rilasciato per buona condotta (2009) e la seconda per pena estinta (2013), dopo aver ottenuto la libertà vigilata nel 2008. Nel 2017 venne anche rinviato a giudizio il terrorista dei NAR, Gilberto Cavallini, per concorso nella strage di Bologna. A gennaio 2020 ha ricevuto la condanna in primo grado all’ergastolo.

Della strage di Bologna oggi rimangono più dubbi che certezze. Nonostante siano passati 41 anni, gli inquirenti non sono riusciti a risalire ai mandanti della strage. Dal 1981 l’“Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980” continua a cercare giustizia le troppe vite spezzate quella mattina d’estate. Si saprà mai la verità su questa terribile strage? È probabile. Purtroppo però, con il passare del tempo, la vicenda si fa più sfocata e i mandanti rimangono ancora impuniti.

Eventi in ricordo della strage di Bologna

In occasione del 41esimo anniversario della Strage di Bologna, l’ANPI e il Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi hanno organizzato l’evento “La verità non ha tempo“, che si svolgerà il 1 e il 2 agosto. La manifestazione inizierà alle 8 del mattino con la staffetta podistica “Per Bologna per NON Dimenticare il 2 Agosto 1980“, con partenza dalla Stazione Centrale di Bologna. L’appuntamento sarà poi al Centro Sociale Culturale Villa Torchi, con la commemorazione per i bambini Vittime della strage del 2 agosto 1980.

Il 2 agosto, le commemorazioni inizieranno alle 6.30 con l’arrivo delle staffette podistiche a Parco della Montagnola. In mattinata, alla Stazione Centrale, sarà presente uno stand di Poste Italiane che svelerà un annullo filatelico dedicato alla strage. Alle 9.15 da Piazza Nettuno partirà invece un corteo che arriverà fino alla Stazione Centrale. Dopo il discorso di Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, a piazza Medaglie d’Oro, si ascolterà un triplice fischio del treno e si osserverà un minuto di silenzio. Verranno poi deposte delle corone in memoria delle vittime della strage dell’Italicus e alle 11.15 l’arcivescovo di Bologna celebrerà la Santa Messa nella chiesa di San Benedetto. Alle 11.30 in via Stalingrado verrà poi deposta una corona al monumento in memoria dei tassisti deceduti il 2 agosto 1980.

Nel pomeriggio, le squadre Cotabo, RFI Bologna e Gruppo FER Ferrovie Emilia Romagna giocheranno un triangolare di calcio, in occasione dell’evento “Lo sport ricorda”. Alle 21.15, in Piazza Maggiore, ci sarà spazio per la musica con la 27esima edizione del Concorso internazionale di composizione 2 agosto. Dopo il concerto dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Marco Angius, è in programma “Orpheus”, un omaggio a Igor Stravinsky a 50 anni dalla morte.

Strage di Bologna: 41 anni fa l’attentato che scosse l’Italia ultima modifica: 2021-08-02T09:00:00+02:00 da Antonello Ciccarello

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