Triora è un borgo medievale della provincia di Imperia (Liguria), conosciuto come il “paese delle streghe”, le “bàzure”, come vengono chiamate qui. Arroccato a circa 800 metri nella splendida Valle Argentina, nel Parco Regionale delle Alpi Liguri, presenta stradine e vicoli in pietra e piccole piazze. Il borgo, fra i più belli d’Italia, è stato insignito della Bandiera Arancione. Qui, verso la fine del 1500 alcune donne del luogo, considerate all’epoca “streghe”, subirono uno dei processi più celebri del nostro Paese, tanto da far soprannominare Triora la “Salem d’Italia”.

Triora, streghe

La caccia alle streghe

Nel 1588, a Triora, alcune donne furono accusate di essere seguaci dell’eretica setta delle streghe diaboliche. Circa trenta fra esse, furono condannate dopo orrendi supplizi in case trasformate in carceri. La “colpa” di queste donne fu quella di curare e guarire utilizzando le erbe del posto. Le autorità locali, le accusarono di carestie e morie di bestiame, malefici, pestilenze, rapimenti di bambini. Ne seguì uno dei processi di caccia alle streghe più inquietante della storia italiana.

strega

Per ricordare questi tragici avvenimenti, a Triora è stata istituita una vera e propria festa dedicata alla stregoneria chiamata “Strigora”, che si svolge ogni anno la prima domenica dopo Ferragosto. Il borgo ospita il Museo etnografico e della stregoneria aperto nel 2016. Nel museo sono conservati i documenti dei processi e le ricostruzioni degli interrogatori e delle torture alle streghe.

Il museo e gli altri luoghi collegati a questa storia

Il Museo nasce con l’obiettivo di raccontare il territorio, aldilà del tragico episodio dell’inquisizione. La sezione Etnografica è suddivisa in sei sale, che raccontano la vita quotidiana dei contadini del paese. Solo nei sotterranei, che un tempo ospitavano le carceri, si accede alla sezione dedicata alla stregoneria, a cui sono dedicate quattro sale.

Triora, la Cabotina

Altri due luoghi raccontano delle streghe di fine ‘500: la Cabotina, un casolare diroccato ubicato fuori dalle mura del borgo, dove pare che le streghe si riunissero per fare riti. Da qui si dirama il sentiero delle streghe, un bellissimo percorso naturalistico con vista sulla valle e sull’areale del Monte Saccarello. Un altro luogo misterioso era il Monte delle Forche, in cui furono torturate le cosiddette streghe.

Triora, percorso

Resti del passato

Attraversando il borgo di Triora, si possono ancora ammirare i resti del passato, quali le mura che lo circondavano, le torri difensive e il castello. Meritevoli d’attenzione sono anche i portali d’ardesia con i simboli delle varie casate, le sculture, le architravi scolpite, i marmi abrasi, i bassorilievi su pietra nera o ardesia. Merita una sosta il punto panoramico al Poggio della croce.

pane

L’ottimo pane fatto con la farina di crusca

Il nome “Tria-Ora” significa “tre bocche”, in ragione dei tre principali prodotti del luogo che sono il grano, la vite e il castagno. Triora è famosa in particolare per il suo pane, scuro e casareccio, che si distingue per la tradizionale cottura e per la lenta lievitazione su tavole di legno cosparse di crusca. Il pane di Triora fa parte dell’associazione dei 37 Pani d’Italia. Si consiglia di consumarlo insieme al bruss o bruzzo, un formaggio d’alpeggio. Triora è un comune veramente suggestivo, tutto da scoprire.

(Foto: Comune di Triora, Pagina Facebook)

Triora, il borgo ligure noto come il “paese delle streghe” ultima modifica: 2023-12-11T07:49:00+01:00 da Antonietta Malito

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