E’ passato un anno da quel terribile giorno che ha segnato la fine di un grande campione del basket. Di uno sportivo ma anche di un grande uomo generoso e sostenitore dello sport. Un anno fa moriva Kobe Bryant: l’ex fuoriclasse dei Lakers di 41 anni, il grande campione vittima di un terribile incidente con il suo elicottero. Tragico epilogo di una carriera di grandi successi. Insieme a lui nel terribile schianto morirono anche la figlia tredicenne Gianna e altre sei persone. E oggi è di nuovo un giorno triste. Sono in tanti sui social a lasciare pensieri, messaggi, omaggi, per il Black Mamba e la figlia per non dimenticare. Bryant è considerato uno dei migliori giocatori della storia dell’NBA. Vinse cinque titoli vinti con i Lakers, due ori olimpici con la nazionale Usa.

Kobe Bryant con la figlia Gianna
“kobe-bryant-gianna-today-200126-main-01_9a09f5dd9136e7c1e2df8fdb0ee72b88.fit-2000w” by dackelprincess is licensed under CC BY-SA 2.0

Cosa accadde quel terribile 26 gennaio a Bryant e all’equipaggio del suo elicottero

Era un giorno qualunque quel 26 gennaio del 2020. Kobe Bryant si trovava a bordo del suo elicottero, che era solito prendere per spostarsi. Infatti si stava recando ad una partita di basket nell’area metropolitana di Los Angeles. Ma c’era maltempo e con ogni probabilità, come hanno rivelato le indagini, la scarsa visibilità ha causato l’incidente.

Kobe Bryant in campo
Lakers at Wizards 12/2/15 – “File:Kobe Bryant vs Gary Neal.jpg” by Keith Allison from Hanover, MD, USA is licensed under CC BY-SA 2.0

Il grande impegno del campione Kobe Bryant nella vita e nel sociale

La morte tragica e improvvisa di questo grande campione ha sconvolto e addolorato il mondo intero. Di lui si apprezzavano non solo le grandi capacità sportive ma anche l’impegno umano e sociale. Infatti è stato in prima linea contro la polizia violenta nei confronti degli afro-americani, difendendole. E poi per lui aveva un grande ruolo lo sport soprattutto tra i giovani, quale strumento di emancipazione. E poi era un eclettico. Infatti amava anche essere protagonista della tv e del cinema. Nel 2018 con il regista e animatore Glen Keane nella categoria miglior cortometraggio d’animazione vinse l’Oscar per “Dear Basketball”.

Kobe Bryant con la sua famiglia
“Mayor Garcetti and Kobe Bryant declaring August 24th Kobe Bryant Day in Los Angeles” by Mayor of Los Angeles is licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Il rapporto con l’Italia

A ricordarlo in questa giornata è anche l’Italia. Lui era molto legato al nostro paese. Le sue figlie tra l’altro hanno nomi italiani. Nel nostro Paese aveva vissuto dai 6 ai 13 anni spostandosi nelle varie città dei club per i quali giocava il padre Joe. Da Rieti a Reggio Calabria, da Pistoia a Reggio Emilia. E in quest’ultima città il grande omaggio: a lui verrà dedicata una piazza in ricordo del grande campione e della figlia. Così Reggio Emilia avrà il Largo Kobe e Gianna Bryant.

Kobe Bryant in azione
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Il tributo nel resto del mondo

In silenzio invece il ricordo dei suoi ex compagni di squadra. “Dicono – ha detto il cestista LeBron James – che il tempo guarisce le ferite. Per quanto devastante e tragica è stata, e lo è ancora per tutti noi, solo il tempo aiuterà. E ci vorrà tempo”. A Los Angeles invece sono stati decorati alcuni muri della città con opere gigantesche e colorate ispirate al campione.

Un anno senza Kobe Bryant, il mondo lo ricorda ultima modifica: 2021-01-26T14:53:38+01:00 da Federica Puglisi

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