Vendemmia 2021: la raccolta dell’uva è già iniziata in diverse zone dell’Italia. L’instabilità metereologica ha certamente condizionato la resa dei vitigni per lo sconvolgimento climatico che ha interessato anche il nostro Paese. In ogni caso, secondo gli esperti, anche se la produzione quantitativamente registra un calo, a livello qualitativo gli standard sono altissimi.
Vendemmia 2021
La vendemmia, secondo la Coldiretti, parte con le buone condizioni nei vigneti del sud dove fa ancora molto caldo. Mentre al nord sono rientrati gli effetti delle gelate primaverili e della grandine che ha colpito alcune aree. Coldiretti ricorda che, lo scorso anno, il Veneto è stata la principale regione produttrice seguita da Puglia, Emilia Romagna e Sicilia. Queste regioni insieme garantiscono circa i 2/3 della produzione enologica made in Italy. Quello del vino è un settore strategico per il fatturato e l’export di tutto l’agroalimentare che dal Belpaese parte alla conquista del mercato mondiale.
Con la pandemia aumentate le vendite per uso privato
Da quando è scoppiata la pandemia a causa delle restrizioni anti-Covid, nel settore della ristorazione si è registrato un notevole decremento dell’acquisto di vini. Coldiretti relativamente ai dati Ismea fa notare che, in questa fase pandemica, si è verificato invece un aumento degli acquisti domestici di vino e di spumante dell’8,1 per cento rispetto all’anno precedente.
I dati della produzione 2021
Il clima instabile ha inciso comunque nella produzione di quest’anno che, secondo gli esperti di Agea ( Agenzia erogazioni in agricoltura) si attesta a 44,5 milioni di ettolitri. Un dato in calo del 9 per cento rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020. Secondo Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, i vigneti italiani reggono anche l’impatto con l’emergenza pandemica. All’appuntamento con la vendemmia si presentano infatti molto bene. Inoltre, per quanto riguarda la richiesta sui mercati esteri i segnali sono più che incoraggianti con un introito di 2,7 miliardi di euro e un aumento di vendite dell’11 per cento nei primi 5 mesi del 2021.
Vendemmia significa anche ‘cantine aperte’
Questo è il tempo in cui l’odore del mosto inebria i cultori del buon vino. E nelle cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino le aziende aprono le loro porte ad esperti ed appassionati di calici fruttati ed amanti delle bollicine. È davvero il momento propizio per fare delle suggestive escursioni tra i vigneti, partecipare alla raccolta dell’uva e anche alla sua lavorazione. Ed ecco allora che da qualche anno ha preso piede il fenomeno denominato ‘cantine aperte’ con cui le aziende vitivinicole organizzano eventi speciali come mostre d’arte, spettacoli, concerti ed altro ancora. ‘Cantine aperte’ è una finestra aperta sul mondo della produzione enologica ed è anche una iniziativa molto importante per incrementare il cosiddetto turismo esperienziale.