C’è chi già parla di rivoluzione e reazione drastica a piattaforme streaming e acquisti digitali. Dopo 30 anni le vendite dei vinili in Italia hanno superato quelle del cd, un sorpasso storico che conferma la crescita costante del vecchio formato riabilitato agli occhi di appassionati, fan e semplici cultori.

I dati del vinile in Italia

Il 2021 è a tutti gli effetti l’anno del vinile, formato ormai sempre più fondamentale per i progetti discografici di artisti italiani ed internazionali. È diventata infatti consuetudine pubblicare vinili con esclusive, packaging inediti o in limited edition. E sul mercato l’effetto è dirompente. Nei primi tre mesi del 2021, secondo i dati Deloitte per FIMI, le vendite del vinile in Italia sono aumentate del 121% rispetto allo stesso periodo del 2020 e generato maggiori ricavi rispetto al CD. Ad oggi il vinile si attesta all’11% delle vendite di musica nel nostro Paese, guadagnando una buona fetta di mercato occupato dallo streaming che si attesta sull’80% del fatturato totale dell’industria. Nel primo trimestre, complessivamente, il mercato italiano è cresciuto del 18,8%. Ancora forte l’affermazione dei ricavi da abbonamenti ai servizi streaming, saliti del 37%.

disco in vinile

Il lento declino del CD

L’incredibile risultato dei vinili è certificato dalle vendite mondiali registrate nel 2020. Gli acquisti di dischi in vinile sono aumentati del 29,2% rispetto all’anno precedente. L’impatto della pandemia e del lockdown potevano lasciar pensare ad un grande riscontro per il mercato dello streaming musicale, cosa in realtà avvenuta con l’83% dei ricavi totali del settore e un aumento del 13,4%, ma aveva sottovalutato la capacità dei vinili di attirare sempre più appassionati. Il formato ha generato un mercato da 619,6 milioni. Ciò che sembra ormai chiaro a tutti gli analisti è che il CD è destinato pian piano a sparire registrando un circolo modesto di denaro.

Il “calore” del sound analogico

Ma cosa ha portato il vinile ad imporsi su un mercato così digitale? C’è chi parla del calore del sound analogico rispetto a quello ormai classico delle piattaforme, ma c’è la componente visiva con packaging sempre più belli dal punto di vista grafico. Inoltre c’è la passione per il suono e per l’ascolto che obbligano a chi è appassionato di dover acquistare impianti stereo in grado di migliorare quest’aspetto. Un ascoltatore è così più consapevole delle opportunità offerte dai vinili e dalla capacità di sentirsi “speciale” nell’ascoltare un prodotto specifico e non una playlist generica.

30 anni dopo, in Italia il vinile supera il cd ultima modifica: 2021-04-24T09:00:00+02:00 da Claudio Cafarelli

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