Roberto Benigni, icona del cinema italiano, compie oggi 71 anni. Amato e osannato dal pubblico italiano e straniero, vanta una carriera luminosa che lo ha portato a ottenere numerosissimi riconoscimenti, primo fra tutti l’Oscar come miglior attore, nel 1999, con il film capolavoro “La Vita è bella”. Il film, diretto dallo stesso Benigni, racconta la storia di un uomo ebreo, Guido Orefice, che, deportato in un lager nazista insieme a suo figlio Giosuè e a sua moglie Dora, fa di tutto per proteggere il bambino dagli orrori dell’Olocausto, facendogli credere che sia tutto un gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere un premio finale. La pellicola vinse l’Oscar come miglior film straniero e per la migliore colonna sonora (di Nicola Piovani). Chi non ricorda quando a Hollywood, Sophia Loren, gioiosa, esclamò “Robertooo!”, dopo aver letto la busta con il nome del vincitore come miglior attore designato dalla giuria dell’Academy?

Roberto Benigni, Oscar

Roberto Benigni non è solo un grande attore italiano, è anche regista, scrittore, sceneggiatore e co-sceneggiatore. Nella sua lunga carriera artistica ha collezionato anche 5 Nastri d’Argento, 9 David di Donatelo, il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes, 10 lauree honoris causa, nel 2008 il premio César alla carriera, nel 2021 il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Dietro a questi enormi traguardi ci sono una lunga gavetta, tanti sacrifici e un grande amore per il cinema.

Roberto Benigni

Una lunga carriera

Roberto Benigni nasce il 27 ottobre 1952 a Manciano La Misericordia, frazione di Castiglion Fiorentino, Arezzo. Figlio di due contadini, Luigi (che è stato prigioniero in un campo di concentramento a Bergen-Belsen) e Isolina, è l’unico maschio dopo tre sorelle. Cresce a Vergaio, nelle vicinanze di Prato, dove la famiglia si trasferisce. Inizia gli studi al seminario dei gesuiti a Firenze, che lascia dopo l’alluvione del ‘66 . Prosegue presso l’Istituto tecnico commerciale Datini di Prato. A 20 anni decide di tentare la carriera di attore. Con tre amici e una chitarra, parte per Roma. Insieme a loro debutta al teatro dei Satiri con la commedia “I Burosauri”.

con Troisi
Benigni con Massimo Troisi, in una delle scene più famose del film “Non ci resta che piangere”

Nel 1977 arriva il primo ruolo cinematografico nel film “Berlinguer ti voglio bene”. L’anno dopo partecipa al programma televisivo “L’altra domenica”, di Renzo Arbore. Seguono le pellicole “Chiedo asilo”, di Marco Ferreri, “Il Pap’occhio”, di Renzo Arbore, e “Il minestrone”, di Sergio Citti. Nel 1983 debutta alla regia con “Tu mi turbi” e conosce Nicoletta Braschi, che sposa nel 1991.

Roberto Benigni e Nicoletta Braschi
Con la moglie, l’attrice Nicoletta Braschi

Da allora, recita più spesso in film da lui stesso scritti e diretti. Nel 1986, in America partecipa a “Daunbailò” di Jim Jarmusc, e a un episodio di “Taxisti di notte”. Nell’89 Federico Fellini lo chiama per il suo ultimo film “La voce della luna”. Nel 1993 è il figlio segreto dell’ispettore Clouseau ne “Il figlio della pantera rosa” di Blake Edwards. Seguono film in cui è contemporaneamente attore, regista e sceneggiatore, ed in cui spesso è affiancato dalla moglie.

Roberto Benigni in Johnny Stecchino
Una scena del film “Johnny Stecchino”

È del 1984 il film cult, con Massimo Troisi, “Non ci resta che piangere”. Nell’88, con Walter Matthau, interpreta “Il piccolo diavolo”, nel ‘91 “Johnny Stecchino” e nel ‘95 “Il mostro”. Nel ‘99 è la volta de “La vita è bella”, che gli regala la fama internazionale. Nel 2002 porta sullo schermo la storia di “Pinocchio” di Carlo Collodi, che gli vale il premio come miglior attore non protagonista ai Nastri d’Argento, e nel 2005 “La tigre e la neve”.

La Divina Commedia

Grande divulgatore di cultura

Roberto Benigni, da comico irriverente e travolgente, ha dimostrato anche di possedere straordinarie qualità di divulgazione culturale, riuscendo ad arrivare al cuore della gente. Il suo amore per la poesia, in particolare per il sommo poeta Dante Alighieri, lo ha portato a recitare e commentare i canti della “Divina Commedia”, nel tour “Tutto Dante”, ottenendo grandi consensi di pubblico. Ha inoltre interpretato e commentato il Canto degli italiani, i Principi fondamentali della Costituzione italiana e i Dieci Comandamenti biblici. Nel 2005, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. A lui giungano i nostri sinceri auguri di buon compleanno!

(Foto: Roberto Benigni, Pagina Facebook)

Auguri Roberto Benigni, spegne 71 candeline l’attore italiano popolare in tutto il mondo ultima modifica: 2023-10-27T07:00:00+02:00 da Antonietta Malito

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