Sapete cosa si festeggia ogni anno il 2 febbraio? I credenti nella giornata di oggi si recano in chiesa per la tradizionale celebrazione della Candelora. Coincide con la presentazione di Gesù al Tempio, in quanto questa data indica i 40 giorni dopo la nascita di Gesù. Ma cosa c’è di importante da sapere su questa ricorrenza? In Italia è una tradizione diversificata in molte regioni. Una festa tra momenti di liturgia ma anche di leggenda.

Candelora, il simbolo di oggi le candele benedette
Le candele che vengono benedette nelle chiese in questa giornata

Candelora, nelle chiese si benedicono le candele

Vi sarà capitato in questa giornata di vedere persone uscire dalle chiese delle varie città con in mano delle candele. Oggi infatti in ogni celebrazione si benedicono le candele. Rappresentano Cristo che è “la luce per illuminare le genti”. Questo il modo come Gesù bambino venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme. Ed è quindi consuetudine portare in chiesa le candele e farle benedire, affinché possano illuminare le case con la luce di Cristo.

La leggenda della Candelora legata alle stagioni

Ma la festa della Candelora non è solo questo. Infatti in molte regioni si sono diffusi proverbi legati proprio a questa ricorrenza. Si pensa sia legata anche al conteggio delle stagioni. Infatti la Candelora è preceduta dai giorni conosciuti come quelli “della merla. Cioè il 29, 30 e 31 gennaio. Il nome deriva da un’antica leggenda: il 28 gennaio un merlo, dopo aver resistito al mese più freddo dell’anno gridò “Più non ti curo Domine, che uscito son dal verno”. Un rimprovero per così dire rivolto al mese appena trascorso, che provocò l’ira di gennaio, tanto da generare tre giorni di freddo a febbraio, considerati tuttora tra i più freddi dell’anno.

Candelora, dipinto di Giotto
La presentazione di Gesù al Tempio nella rappresentazione di Giotto alla cappella degli Scrovegni

Per questo la Candelora, si dice, rappresenti proprio la fine del gelido inverno e l’avvio della nuova stagione. In Piemonte invece la Candelora si chiama “Giorno dell’orso”.

La luce segno di rinascita

La Candelora comunque è considerata la festa per eccellenza della luce. Infatti in molti Paesi in Oriente e Occidente oggi si celebra la luce e la rinascita. Ad esempio nella tradizione celtica corrisponde alla Festa di Imbolc, che però si festeggia il primo febbraio. Appunto la festa della luce che si risveglia e simboleggia la rinascita in attesa della nuova stagione.

Presentazione di Gesù al tempio, per la Candelora
Un’antica vetrata dove è rappresentato il momento della presentazione di Gesù al tempio

I proverbi legati a questa giornata

Percorrendo la nostra penisola si conoscono poi altre tradizioni legate alla Candelora. Sono infatti tanti i proverbi noti. E molti di loro sono proprio legati alle stagioni e alle previsioni sul meteo. In base a com’è il tempo in questi giorni si potrà capire come sarà la seconda parte dell’inverno. Tutti, quindi, a guardare fuori dalle nostre finestre in questa giornata. Come dice uno dei proverbi più noti, infatti, “Madonna della Candelora, dell’inverno sèmo fòr,  ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ancora dentro”. Tanti i proverbi in altre città. Come a Bologna dove si dice “Al dé dl’Inzariôla, o ch’al naiva o ch’al piôva dal invêren a sän fòra, mo s’ai é al suladèl a in arän anc pr un msarèl” cioè “Il giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall’inverno siamo fuori, ma se c’è il sole ne avremo ancora per un mesetto”.

Candelora, tra fede e proverbi l’origine di una ricorrenza ultima modifica: 2021-02-02T14:43:36+01:00 da Federica Puglisi

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