In Italia l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive da parte di pazienti Covid torna a superare la soglia critica del 30 per cento. È quanto emerge dal monitoraggio realizzato dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) aggiornato al 9 marzo
Terapie intensive oltre la soglia critica
A livello nazionale, le terapie intensive occupate da persone positive al Sars-Cov-2 arrivano ora a quota 31per cento. Si supera così il livello oltre il quale risulta difficile assistere adeguatamente altri pazienti non Covid. Rispetto ai dati del primo marzo la crescita è stata forte: dal 25 al 31 per cento, in pratica 6 punti in più di percentuale.
Intanto, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute oggi si registrano 22.409 nuovi casi positivi (ieri 19.749). I nuovi decessi sono 332 (ieri 376). I dimessi guariti di oggi sono 13.752 (ieri 12.999); complessivamente i nuovi casi positivi sono 487.074 (ieri 478.883). I tamponi effettuati sono 361.040, i ricoverati in terapia intensiva sono 2.827 mentre rimangono in isolamento domiciliare 461.365 persone contagiate dal Covid.
Lo Sputnik V sarà prodotto anche in Italia
Firmato il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V. Lo annuncia la Camera di Commercio Italo-Russa in una nota pubblicata sul suo sito internet. La partnership permetterà di avviare la produzione già dal mese di luglio 2021.
“Il processo produttivo innovativo del vaccino russo Sputnik aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno”. Lo ribadisce la Camera di Commercio Italo-Russa che annuncia la firma del primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del siero russo.
Vaccini, ricavare più dosi da una fiala
Nel somministrare i vaccini anti Covid occorre “cercare di ricavare il maggior numero possibile di dosi da ciascun flaconcino di vaccino, fatta salva la garanzia di iniettare a ciascun soggetto la dose corretta e la disponibilità di siringhe adeguate”. Lo scrive la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Lo scorso gennaio l’Aifa aveva affrontato la questione delle dosi ricavabili dai flaconi di vaccino Pfizer, autorizzando il prelievo di una sesta dose.
Infatti era stato stabilito che “con l’obiettivo di utilizzare tutto il prodotto disponibile in ciascun flaconcino ed evitare ogni spreco l’Aifa, in accordo con quanto stabilito dalla sua Commissione tecnico scientifica, è possibile disporre di almeno 1 dose aggiuntiva rispetto alle 5 dosi dichiarate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp). Ciò, garantendo la somministrazione del corretto quantitativo di 0.3 ml a ciascun soggetto, vaccinato attraverso l’utilizzo di siringhe adeguate”.