Covid, il Consiglio dei ministri ha decretato la fine dello stato d’emergenza per il 31 marzo prossimo. L’esecutivo, su proposta del premier Mario Draghi, del Ministro della salute Roberto Speranza, del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha approvato un decreto-legge che sancisce la cessazione dell’emergenza sanitaria. In virtù di ciò, entrano in vigore nuove disposizioni per fronteggiare la pandemia da Covid-19.

Fine dello stato d’emergenza

Il 31 marzo prossimo cesserà lo stato di emergenza Covid-19. Il percorso per il graduale ritorno all’ordinario prevede alcuni passaggi intermedi. Ad esempio per l’utilizzo delle mascherine è prolungato fino al 30 aprile l’obbligo di mascherine ffp2 negli ambienti al chiuso come i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli col pubblico. Nei luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Stop al sistema delle regioni a colori, mentre gli impianti sportivi ritornano alla capienza del 100 per cento all’aperto e al chiuso dal primo aprile prossimo. Graduale anche il superamento del green pass; inoltre sarà eliminata la quarantena precauzionale.

Mascherine stop stato emergenza
Troppe mascherine vengono abbandonate

Accesso sul luogo di lavoro

Dal primo aprile sarà possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il green pass base che non sarà più obbligatorio dal primo maggio. Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA. Fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali. La possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata al 30 giugno 2022.

Quarta dose di vaccino

A tal proposito il ministro della Salute, Roberto Speranza, così si è espresso. “In questo momento non ci sono evidenze scientifiche che portano a dirci che sia necessaria la quarta dose del vaccino per tutti. Nessun Paese a livello mondiale e europeo sta immaginando la quarta dose per tutti. Siamo partiti con i fragili e in queste ore stiamo valutando l’ipotesi di una quarta dose a fasce generazionali più avanzate. Questo richiederà un approfondimento ma è una cosa a cui ci stiamo preparando. Noi saremo pronti, le dosi sono già a disposizione, ma dobbiamo aspettare che ci siano le basi dell’evidenza scientifica, che in questo momento ancora non c’è”.

Covid: il 31 marzo prossimo finisce lo stato d’emergenza ultima modifica: 2022-03-18T09:00:00+01:00 da Redazione

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