La pandemia non allenta la sua morsa ma sembra proprio che ci sia la possibilità di avere in tempi brevi un vaccino anti-Covid, sviluppato congiuntamente dalla Pfizer e Biontech. Il vaccino in questione è risultato efficace nel prevenire il 90 per cento delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione, ancora in corso. L’annuncio è stato dato dal presidente della Pfizer, Albert Bourla. Intanto secondo i dati forniti dal ministero della Salute oggi sono stati registrati 25.271 casi positivi in più mentre l’incremento dei tamponi è pari a 147.725. Nelle ultime 24 ore sono decedute a causa del Coronavirus altre 356 persone. In terapia intensiva rimangono 2.849 pazienti mentre 542.829 sono in isolamento domiciliare. Ad oggi i nuovi guariti sono 10.215.

laboratorio chimico per il vaccino

Un vaccino contro il Covid, forse ci siamo!

La Biontech tedesca conferma l’annuncio della Pfizer, annunciando di voler chiedere l’autorizzazione per la produzione, unitamente alla Pfizer, la settimana prossima all’ente Fda (Food drug administration) degli Usa.

laboratorio per il vaccino

Le notizie di oggi sul vaccino anti-Covid sono incoraggianti. Ma serve ancora tanta prudenza. La ricerca scientifica è la vera chiave per superare l’emergenza. Nel frattempo non dobbiamo mai dimenticare che i comportamenti di ciascuno di noi sono indispensabili per piegare la curva dei contagi”. Queste le considerazioni del ministro della Salute Roberto Speranza

I primi effetti della sperimentazione del vaccino

Il vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Pfizer, in collaborazione con la tedesca Biontech, ha dato risultati sopra le aspettative, rivelandosi più efficace del previsto. Il risultato più interessante riguarda gli individui che hanno ricevuto due dosi del vaccino, a distanza di tre settimane. Si tratta di persone che in oltre il 90 per cento dei casi non hanno sviluppato i sintomi del Covid-19, rispetto a chi aveva invece ricevuto un semplice placebo.

Boom di ricoveri

“Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva nella prossima settimana se il trend non muterà. Ciò, in quanto gli eventuali benefici derivanti dalle misure dell’ultimo Dpcm potranno evidenziarsi non prima di altri 10 giorni”. Ad affermarlo il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo. Le terapie intensive “sono già sotto pressione.

 dottori in sala operatoria per il vaccino

A fronte di ciò e dell’assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale – sottolinea ancora Vergallo – a questo punto è ragionevole. I ricoveri ospedalieri e dunque anche quelli in terapie intensiva – ha spiegato Vergallo – “purtroppo aumenteranno fino a quando le misure più restrittive dell’ultimo Dpcm non determineranno gli effetti sperati. Le terapie intensive – ha puntualizzato – sono in crisi per il superamento della soglia limite del 30 per cento di posti-letto, occupati per malati Covid”.

Covid, tra ricoveri continui e un vaccino che forse è quello giusto! ultima modifica: 2020-11-09T17:20:05+01:00 da Maria Scaramuzzino

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