È scomparso lo scorso 13 ottobre all’età di 90 anni Dario Fo, l’artista italiano vincitore del Nobel alla Letteratura nel 1997.
Una figura di spicco per la cultura italiana come dimostrato dalla sua lunga carriera. Dario Fo è stato infatti drammaturgo, regista, attore, scrittore, pittore e attivista italiano. Un’artista a tutto campo e un curriculum che lo rendono uno dei personaggi più significativi del secondo Novecento italiano.

Dario Fo: dagli inizi alle accuse del Vaticano

Nato a Sangiano nel lontano 1926, Dario Fo è cresciuto in una famiglia intellettualmente vivace che gli ha permesso di coltivare sin da piccolo numerose passioni.
Negli anni Cinquanta comincia a collaborare in RAI come autore di testi satirici. Inizia inoltre la sua carriera teatrale con a fianco la moglie e collega Franca Rame.
Mistero buffo e Morte accidentale di un anarchico sono gli spettacoli più importanti inscenati da Fo in quegli anni. La satira sottile e pungente, unita alla comicità voluta dallo stesso autore catturano sin da subito le attenzioni del pubblico e dei media.
Nel 1977 su RaiDue parte Il teatro di Dario Fo, grazie al quale l’artista riesce a far conoscere ad un pubblico ancora più vasto i suoi spettacoli. Spettacoli che richiamano l’attenzione (e accuse) del Vaticano per via del linguaggio e dei temi trattati, anche in ambito ecclesiastico.

Il genere satirico, Mistero buffo e il Nobel

La satira è stata per Dario Fo un genere quasi sempre presente nelle sue opere. In ogni spettacolo risulta infatti viva e accesa attirando sull’artista critiche sia da parte della politica italiana che della Chiesa.
Opera di grande successo, ma anche di forti polemiche, è Mistero buffo. Presentato nel 1969, Mistero Buffo è una serie di monologhi relativi ad alcuni episodi biblici rivisti in chiave comica. Replicata migliaia di volte e tradotta in tantissime lingue, quest’opera porta alla ribalta internazionale l’artista. Una fama tale che gli permette di concorrere e vincere numerosi premi.
Nel 1997 la Commissione per il Nobel assegna a Dario Fo quello relativo alla Letteratura con la seguente motivazione: “Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.
Riconoscimento che inserisce Dario Fo nell’Olimpo della Letteratura, aggiungendo ulteriore valore ad una carriera fatta di successi, censure e polemiche.

Il momento in cui l’artista viene a sapere del Nobel vinto

Dario Fo: una vita tra arte, satira e polemiche ultima modifica: 2016-10-15T08:57:18+02:00 da Gabriele Roberti

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