A New York, in Nassau Street, nel Financial District, c’è una paninoteca italiana molto frequentata e apprezzata per la bontà dei suoi prodotti. Si chiama “Pisillo Italian panini”, ed è ormai meta abituale non solo per i newyorkesi, che lì si intrattengono quotidianamente per un lunch, ma anche per i turisti italiani in visita nella “Grande Mela”. Il suo titolare, Carmelo Nazzaro, 47 anni, è originario di Montesarchio (Benevento) e gestisce questa fortunata attività insieme a sua moglie, Antonella Silvio, di Sant’Agata de’ Goti (Benevento).
I panini di Pisillo su Nassau Street: la storia
Carmelo giunge in America nel 2008, con Antonella e la loro bambina, per inseguire il sogno che coltiva fin da piccolo: vivere a New York. Lui, che ha sempre lavorato nella ristorazione, inizialmente decide di aprire una pizzeria, ma gli affari non vanno come si aspettava e presto è costretto a chiudere. La sua determinazione e la voglia di riuscire, però, non gli permettono di mollare di fronte al primo insuccesso. Proprio per questo, accantonata l’attività di pizzaiolo, apre una società di import-export con l’obiettivo di importare e distribuire prodotti italiani di qualità. Il destino lo attende su Nassau Street, nel quartiere di Manhattan poco distante da Wall Street, sede della famosa Borsa di New York.
Un giorno, mentre compie il solito giro di consegne, si accorge che, proprio nel distretto finanziario, si affitta un piccolo locale. Immediatamente, nella mente gli balena una brillante idea: è l’occasione che aspettava da tempo, il posto giusto per avviare la sua paninoteca. Carmelo non ci pensa su due volte, annota velocemente il numero di telefono che è indicato sul cartello e contatta il proprietario.
Pisillo, un nome bizzarro che ha radici lontane
È il mese di novembre del 2012. Carmelo e sua moglie iniziano questa nuova avventura, che si rivelerà fonte di grandi soddisfazioni. Al locale dà un nome bizzarro che – ci rivela – è l’appellativo assegnato in paese alla sua famiglia. Nei piccoli centri del sud Italia, come il suo, è infatti consuetudine attribuire a ciascuno un soprannome. Con questo nomignolo, inoltre, Carmelo vuole ricordare il bar “Pisillo”, che suo nonno aprì nel lontano 1936, a Montesarchio. L’inizio non è dei migliori, ma presto, gli americani cominciano ad abituarsi ai suoi mega panini e ad apprezzarli.
Realizzati con pane casereccio (che viene consegnato tre volte al giorno sempre fresco e fragrante, da quattro panifici italiani) e con ottimi prodotti, tutti rigorosamente importati dal Belpaese, sono una vera delizia per il palato. La bontà dei suoi panini inizia ad attirare anche l’attenzione di giornalisti, televisioni, personaggi famosi, tra i quali il sindaco Bill De Blasio, il cui nonno materno era originario proprio di Sant’Agata de’ Goti.
I panini di Pisillo, dedicati a trentacinque città italiane
Chi sceglie di fermarsi a mangiare nel locale di Carmelo, può ordinare ben trentacinque diversi panini, dedicati alle principali città italiane. Si tratta di sandwich molto “ricchi”, farciti con ingredienti di prima qualità. Per citarne qualcuno, il “panino Genova”, che contiene tonno, carciofi, olive nere, rucola e olio extravergine di oliva; o il “panino Parma”, imbottito con prosciutto (rigorosamente di Parma), mozzarella affumicata, pomodori secchi, rucola e l’immancabile olio extravergine di oliva. Insomma, da “Pisillo”, il gusto e la qualità sono di casa.
Alle pareti del locale, numerosi articoli di giornali raccontano di un successo che, negli anni, è cresciuto sempre di più. Una foto spicca fra tutte: è quella autografata di Robert De Niro, che testimonia la presenza abituale, nel locale, di attori e personaggi del mondo del cinema. Recentemente, accanto alla paninoteca, di appena 55 metri quadrati, Carmelo ha acquistato una caffetteria, dove si servono caffè espresso e dolcetti italiani. In questa breve chiacchierata, ci parla della sua fortunata attività e ci invita ad andare a Manhattan, per assaggiare i suoi prelibati panini.
Carmelo, cosa hanno di diverso i suoi panini?
«La qualità innanzitutto, unita alla freschezza del pane e all’amore che mettiamo nel farli. Il nostro panino, rispetto a quello classico di una qualsiasi salumeria, si arricchisce di ingredienti nostrani, quali pomodori secchi, carciofini, peperoni arrostiti. Insomma, solo i migliori prodotti gastronomici italiani».
Ce n’è uno, in particolare, che si sente di consigliare a quanti decidessero di venire nella sua paninoteca?
«Non ce n’è uno migliore rispetto all’altro. Sono tutti molto buoni, anche se fatti con prodotti diversi. Li consiglio tutti e trentacinque. Venite a trovarci, vi aspetto a braccia aperte».
Chi frequenta il suo locale?
«Il mio locale è frequentato da chiunque: dall’operaio al professionista, dal broker che lavora a Wall Street, alla casalinga, passando per attori e politici. Di personaggi famosi, oltre al sindaco De Blasio, che viene ogni settimana, ci sono stati finora Bruce Willis, Gwyneth Paltrow e il mio mito, Robert De Niro. Lo ricordo sempre con molto piacere. Lui va pazzo per il “panino Parma”».
Cosa le manca dell’Italia?
«Mi manca sempre tutto: la famiglia, i rapporti sociali. Mi manca il bar del paese, dove incontravo gli amici per parlare di calcio, politica e vicissitudini giornaliere».