Bombe, artiglieria, incursioni aree. La comunità ucraina che vive nel Veneto ascolta e guarda con angoscia all’invasione sovietica dell’Ucraina. Il Consolato Onorario per le Tre Venezie, che ha sede a Padova, ha dichiarato lo stato di emergenza, indicando sul proprio sito e sulle pagine social i punti sensibili attraverso una serie di mappe dove è evidente che il Paese invaso dall’Unione Sovietica è sotto attacco da est a ovest, da nord a sud. E’ stato messo a disposizione degli ucraini residenti in Veneto, poco meno di 17 mila persone, un numero verde a cui rivolgersi per qualsiasi emergenza. Apprensione e angoscia sono i sentimenti che pervadono chi vive in Italia e ha lasciato in Ucraina familiari, amici, conoscenti. Ma anche per i numerosi imprenditori veneti che da anni hanno la loro attività in Ucraina. In questi momenti drammatici anche il Veneto trema per l’Ucraina e il suo popolo.

Domenica una manifestazione a Padova per la pace

Proprio qualche giorno fa era stata annunciata una manifestazione per la pace domenica 27 a Padova, organizzata dall’associazione Ucraina Insieme. A maggior ragione, ieri è stata confermata. E sarà un grande evento pacifista, con partenza da piazza Antenore di fronte alla Prefettura, che richiamerà a Padova ucraini e non provenienti da tutto il nord-est.

Ucraina - locandina manifestazione per la pace

Marco Toson, Console Onorario dell’Ucraina per Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, presidente di Confindustria Ucraina e della Camera di Commercio Ucraina per l’Italia, è tornato da quel Paese solo sabato scorso. “Siamo tutti ancora increduli di fronte a questa invasione – spiega – Proprio prima della mia partenza avevamo fatto una riunione con rappresentanti di ambasciata, imprenditori. Si sapeva che qualcosa sarebbe successo, ma mai avremmo pensato a questo. Eppure conosco bene quella realtà e quella terra“.

Lo sconcerto degli imprenditori veneti che operano in Ucraina

Marco Toson opera in Ucraina da almeno trent’anni. Lavora nel campo delle costruzioni. “Ho vissuto la storia dell’Ucraina degli ultimi tre decenni, ho lavorato con diversi presidenti di questo Paese, è una realtà che io e gli altri imprenditori italiani che operano là conosciamo bene. Oggi ci sembra di essere tornati indietro ai tempi dell’ex Unione Sovietica. Siamo sconcertati, frastornati, la situazione sta andando in tilt. Ci sono stabilimenti nel nord est dell’Ucraina e in altre zone non più sicure. Anche l’area di Leopoli e quelle vicino ai confini con Ungheria, Polonia, Romania sono sotto attacco, in una situazione di caos totale. La gente cerca di scappare, la Polonia ha aperto le frontiere ma la situazione è complicata e c’è molta paura“.

cartina Ucraina

Gli imprenditori veneti che operano in Ucraina sono una quarantina – aggiunge – Si occupano di agricoltura, meccanica, trasformazione del tessile, moda … In gran parte sono i settori della produzione di eccellenza italiana“. Visto l’aggravarsi della situazione, negli ultimi giorni molti imprenditori sono rientrati in Italia. “Da ieri però non ci sono più voli aerei – aggiunge il console – e per chi si trova ancora in Ucraina (non si hanno ancora numeri precisi perché il censimento è di stretta competenza dell’ambasciata) la raccomandazione è di non muoversi perché non si conoscono le dislocazioni degli obiettivi sensibili. Gli imprenditori italiani e veneti sono stati raggruppati in luoghi il più possibile sicuri, in attesa che la situazione si sblocchi. Mi risulta che al momento i supermercati siano aperti e funzionino gli sportelli delle banche. Sono però bloccate tutte le banche controllate dai russi“.

Il dramma degli ucraini che vivono nel Veneto

Fin qui la situazione degli italiani in Ucraina, ma particolarmente drammatica è la situazione di quei quasi 17 mila ucraini che operano nella nostra regione e che hanno le famiglie in area di guerra. Quella degli ucraini è una comunità molto radicata nel nostro territorio. Sono diversamente distribuiti in differenti attività, prevalentemente di assistenza ma non solo. Il pensiero del console Marco Toson va anche a loro. “Vivono momenti di assoluta apprensione e preoccupazione. Molti hanno lasciato in Ucraina i genitori, i bambini, … In queste ore sono in una situazione di grande disperazione“.

Intervista a Marco Toson, Console Onorario dell’Ucraina per Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia ultima modifica: 2022-02-25T10:02:57+01:00 da Cristina Campolonghi

Commenti

Subscribe
Notificami
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x