Un intervento unico al mondo è stato eseguito all’ospedale universitario Sant’Andrea di Roma, dove a un 23enne sono state ricostruite la trachea e l’arteria anonima, il maggior ramo arterioso che origina dall’aorta. In seguito a un’emorragia fulminante, il giovane, prima trattato a Macerata, poi trasferito ad Ancora e infine al Sant’Andrea, è stato sottoposto a un’operazione durata cinque ore e mezza. L’intervento è stato condotto e coordinato dal professor Erino Angelo Rendina e dal suo team all’interno del Policlinico Universitario Sant’Andrea-Sapienza.
25 gli operatori coinvolti
Mai eseguito prima d’ora, l’intervento ha coinvolto 25 operatori, tra cui sanitari dei reparti di anestesia, cardiochirurgia, cardiologia e chirurgia generale. Iniziato con l’asportazione di parte della trachea e dell’intera arteria anonima, si è concluso con la ricostruzione della trachea e la sostituzione dell’arteria anonima con un condotto biologico. Il paziente è stato poi trasferito in terapia intensiva in condizioni stabili. Qui è rimasto due giorni prima di tornare nel reparto di chirurgia toracica. Tredici giorni dopo è stato dimesso.
I commenti all’intervento
“La vita di questo ragazzo – ha dichiarato il professor Rendina – è stata salvata innanzitutto dal coraggio e dalle grandi capacità dei medici di Macerata e Ancona e, in secondo luogo, dal valore e dalla sinergia di ben cinque équipe mediche diverse, unite dalla comune appartenenza all’Università Sapienza e al Sant’Andrea”. Con questo straordinario risultato, la sanità laziale si riconferma un’eccellenza italiana e internazionale, come ha commentato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
“Questo intervento – ha detto Rocca – si aggiunge anche alla recente e pionieristica ricostruzione dell’aorta eseguita nel marzo scorso. Il Sant’Andrea, diretto dalla dottoressa Daniela Donetti, si conferma sempre più una struttura all’avanguardia, simbolo dell’eccellenza dell’accademia e della clinica della nostra Regione”. Orgogliosa, la Rettrice Antonella Polimeni, che ha sottolineato: “Questo intervento dimostra che l’interdisciplinarietà consente risultati sempre più avanzati”.
(Foto: Infermieri Ospedale Sant’Andrea Roma, Pagina Facebook; foto di copertina: Pixabay)
