Oggi 24 dicembre parte il lockdown di Natale. L’Italia, da nord a sud, sarà zona rossa fino a domenica 27. Già da oggi i controlli per il rispetto delle regole anti-Covid saranno intensificati; rimangono aperti solo le attività di prima necessità come supermercati e farmacie.
Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rassicura: “La stretta di Natale potrebbe permetterci di affrontare gennaio dosando le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa”. Intanto, secondo i dati del ministero della Salute, oggi sono stati registrati 18.040 nuovi casi positivi (ieri 14.522) mentre i nuovi decessi sono 505 (ieri 553). I dimessi guariti sono 22.718 (ieri 20.494); complessivamente i casi positivi sono 593.632, 5.184 in meno rispetto a ieri.
Arriva il lockdown di Natale
“L’epidemia da Covid-19 in Italia è in una fase decrescente ma rallentata”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro che ha commentato i dati del monitoraggio regionale della cabina di regia. “L’indice Rt – ha sottolineato Brusaferro – è sotto 1 in tutte le regioni tranne in Molise e Veneto“. Secondo i dati del monitoraggio il Veneto ha un indice di trasmissibilità Rt puntuale a 1,11 e il Molise a 1,02. A livello nazionale la fase è di “instabilità e transizione. Dopo alcune settimane in cui si è assistito a una tendenza alla riduzione dell’indice Rt, ora si assiste a una sorta di tendenza alla stabilizzazione”.
Lo ha evidenziato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. “Dopo una diminuzione dell’indice Rt ora puntiamo alla stabilizzazione. Alcune regioni come Lazio e Lombardia hanno un Rt instabile e il Veneto registra un numero di nuovi casi che sembra di nuovo elevato. Serve abbattere l’incidenza dei casi e l’impatto sul Servizio sanitario nazionale. Infatti – ha evidenziato Rezza – il dato sulle terapie intensive è ancora sopra la soglia critica”.
Ok a pranzi e cenoni ma con poche persone
Alle cene e ai pranzi di queste feste natalizie “limitare il numero di persone è importante. Non si tratta di una imposizione ma di un richiamo al buon senso. Più aumentano le dimensioni delle aggregazioni durante i pranzi e le cene delle feste, più aumenta il rischio” ha sottolineato Rezza. “È importante – ha ribadito l’esperto – continuare a mantenere comportamenti prudenti, soprattutto in questi giorni di festività. Inoltre nelle aree maggiormente colpite si può considerare l’opportunità di misure maggiormente restrittive”.