Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando. Secondo Cyril Connoly dovrebbe essere questa la misura adatta di un agglomerato cittadino e la città di Pavia corrisponde perfettamente a questa descrizione. Raccolta, discreta, e serena. Pavia è una città dalle vie nascoste, dai ciottoli silenziosi e dalle piazze spaziose. Il modo per conoscerla è perdersi, ben consci del fatto che qualsiasi angolo vi farà sentire a casa.

La storia di una città fiera

Pavia, appollaiata nella regione Lombardia a pochi chilometri da Milano, riscopre le sue origini grazie ai Galli transpadani ma conobbe la sua gloria grazie ai Romani. Nel 572 la sua bellezza e la sua posizione strategica le valsero il titolo di capitale nel regno longobardo anche se, in seguito, Carlo Magno la conquistò.

Scorcio del Ponte Coperto che collega Pavia a Borgo Ticino

A Pavia avvenne l’incoronazione di Federico Barbarossa con la Corona Ferrea e scelse come luogo celebrante della sua eccellenza la Basilica di Pavia. Come molte altre città italiane, per circa un secolo, tra il 700 e l’800 fu contesa tra francesi, austriaci e spagnoli, passando di regno in regno. Fu solo nel 1859 che entrò a far parte del Regno di Sardegna, iniziando così a percorrere la strada verso l’Unità d’Italia. Indubbiamente, la sua storia trasuda dalle mura dell’Università, essendo una delle più antiche e dove anche Ugo Foscolo e Alessandro Volta hanno attinto sapienza.

Pavia: la città delle chiese

Sebbene numerosi uomini – tra cui anche Einstein – la attraversarono, la città di Pavia raccoglie al suo interno numerose chiese.

Plesso universitario di Pavia

Il Duomo, costruito nel Quattrocento, conserva le reliquie delle Sante Spine di Cristo, i suggestivi dipinti di Carlo Sacchi e le reliquie di San Siro, il protettore della città. I resti di Severino Boezio, invece, sono custoditi gelosamente dalla Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, così come anche quelli di Sant’Agostino. Di incredibile bellezza e religiosa riverenza, l’arca monumentale di Sant’Agostino spicca indubbiamente al suo interno. La chiesa di San Michele Maggiore, invece, ha l’origine che risale al 1118 e ancora ne conserva la bellezza e l’imponenza del tempo.

Il Castello Visconteo: il potere nel verde

Poco lontano dal centro, il CastelloVisconteo si erge all’interno di un giardino rigoglioso. Costruito nel 1360 da GaleazzoII Visconti, rispecchia la cultura che scorre nelle vene della città di Pavia.

Chiesa di San Michele

La corte che vi risiedeva, infatti, era sofisticata e alla ricerca di passioni ed interessi, che sfociavano irrimediabilmente in nuove conoscenze. Incredibili e carismatici personaggi si sono succeduti all’interno delle grandi sale adornate, in particolare Ludovico Il Moro. Fu proprio nella cappella ducale che egli convolò a nozze con Beatrice d’Este, figlia del duca di Ferrara. Ad oggi, sono molteplici i musei che hanno preso forma all’interno del Castello, come quello del Risorgimento o la Pinacoteca Malaspina.

Il Ponte Coperto: l’ ombrello architettonico di Pavia

La città di Pavia è attraversata dal Ticino, uno dei maggiori affluenti del Po ed uno dei fiumi più grandi per la portata d’acqua. Ad offrire un passaggio tra le due sponde del fiume è il Ponte Coperto che rappresenta un simbolo di Pavia.

Una facciata del Castello Visconteo di Pavia

Collega, infatti, il centro storico pavese a Borgo Ticino e offre riparo dalla pioggia. La versione che si vede oggi venne costruita tra la fine degli anni 40 e gli anni 50, infatti, il ponte medievale andò distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti degli Alleati. La sua costruzione, secondo le leggende, si fa riferire alla disputa tra il Diavolo e l’Arcangelo Gabriele, concludendosi con la vittoria di quest’ultimo. Pavia, così, conserva il fascino di una città a misura d’uomo, densa di storia, religione e innovazione.

Pavia: la cittadina sospesa tra storia e innovazione ultima modifica: 2019-07-16T09:00:46+02:00 da Elena Morrone

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