Era il 14 agosto del 2018 quando una notizia terribile rimbalzò su tutte le testate giornalistiche. Il ponte Morandi a Genova era crollato portandosi dietro una scia di polemiche e soprattutto tante lacrime per le 43 vittime del crollo. A distanza di quasi due anni al suo posto sorge il ponte pensato e costruito da Renzo Piano. Sarà inaugurato il 3 agosto alle 18.30. ad annunciarlo il Sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci.

Di Columbia GSAPP – Renzo Piano, CC BY 2.0

Il ponte Morandi negli anni sessanta un’opera avveniristica

Il Ponte sul Polcevera meglio conosciuto come Ponte Morandi dal nome dell’ingegnere Riccardo Morandi, fu progettato e costruito tra il 1963 e il 1967. Un’opera ingegneristica avveniristica per l’epoca. Era stato pensato con una imponente struttura strallata in calcestruzzo armato e precompresso. Il risultato alla fine della costruzione era impressionante. Undici campate si snodavano lungo il percorso cittadino, sovrastando e attraversando il territorio. Aveva un piano stradale largo 18 metri che era suddiviso in quattro corsie.  

evante - ponte morandi crollato

La sua grandiosità era anche in altezza: nel punto massimo si contavano 45 metri dal suolo e le antenne di sostegno arrivavano a 90 metri.  Una struttura complessa e fragile al tempo stesso e, sottoposta sovente a manutenzione. Questo fino al giorno della tragedia il 14 agosto 2018 alle 11.36 quando la costruzione collassa sotto una pioggia scrosciante, trascinando con se il destino di 43 persone. Lo skyline della città abituata alla silhouette del ponte cambia in modo repentino.

Il ponte di un grande genovese: Renzo Piano

La città viene tagliata in due. Si avvia la macchina dei soccorsi oltre ai morti, diversi feriti. 556 sono gli sfollati tra gli abitanti delle case popolari sorte nel tempo sotto le sue campate. Da subito si cerca una soluzione. Sia per capire cosa sia successo, sia per ricongiungere nuovamente la città divisa dal crollo. Renzo Piano archistar internazionale si mette all’opera e dal suo estro e dal suo grande cuore concepisce un’opera che può ridare speranza a Genova e ai suoi cittadini. Dopo la demolizione dei tronconi superstiti, ultimata nell’agosto del 2019, si dà il via alla ricostruzione. Renzo Piano presenta il suo ponte come un’opera “semplice e parsimoniosa” che dovrà durare mille anni. È in acciaio, leggero e lineare, 1067 metri di lunghezza, con 19 campate e 18 pile di cemento su cui poggia il viadotto. Una grande opera ingegneristica tra quella realizzate in Italia, sia per la grandezza sia, soprattutto per la velocità di esecuzione dei lavori.

Il 3 agosto l’inaugurazione

Il ponte che in questi giorni ha superato tutti i collaudi sarà inaugurato il 3 agosto pv, come annunciato dal sindaco Marco Bucci nel suo ruolo anche di commissario per la ricostruzione. La data è stata concordata con la Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e con le autorità delle istituzioni. Si chiamerà ponte Genova San Giorgio”. Il santo è molto caro ai genovesi. La sua popolarità affonda le radici al tempo delle crociate. In Turchia San Giorgio e i crociati soccorsero i genovesi permettendo loro di vincere la battaglia. Una metafora efficace per raccontare la tenacia dei genovesi e la loro rinascita dalle difficoltà. Accanto al ponte verrà posizionata un’ installazione in memoria della 43 vittime, dal nome la “Radura della Memoria”. In abete bianco delle foreste del Friuli Venezia Giulia devastate dalla tempesta Vaia nel 2018, la scultura anticipa e inaugura la realizzazione del futuro Parco fluviale del Polcevera.

Ponte di “Genova san Giorgio” l’inaugurazione sarà il 3 agosto ultima modifica: 2020-08-03T09:30:00+02:00 da Gianna Maione

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