“Un momento storico”, così l’Ente Nazionale Sordi ha commentato il riconoscimento ufficiale in Italia della Lingua dei segni Lis e della Lingua dei segni tattile List. Un grande passo avanti verso l’inclusione sociale e l’apertura nei confronti della disabilità, in particolare quella che colpisce le persone sorde o comunque affette da un problema di ipocusia. Un percorso lungo oltre un decennio, avviato nel 2009 con la ratifica, da parte del Governo, della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Dove si trovavano norme specifiche relative a questa materia. Questa Convenzione era stata rercepita dall’Italia solo parzialmente, senza che ci fosse stato un riconoscimento ufficiale dell’identità linguistica delle persone sorde.

Lis riconoscimento ufficiale
Entusiasmo per il riconoscimento ufficiale della Lingua dei segni (ph credit: pagina Fb Ente Nazionale Sordi)

La ratifica vera e propria è arrivata in questi giorni con l’approvazione del Decreto Sostegni. L’articolo 34-ter, infatti, «riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (Lis) e la Lingua dei segni italiana tattile (List)». Non solo. Il decreto riconosce ufficialmente anche le figure professionali legate a queste lingue specifiche, gli interpreti specializzati nelle attività di traduzione e interpretazione della Lis e della List.

Una lingua vera e propria con il suo lessico e le sue regole grammaticali

Ci siamo abituati a vedere ormai sempre in più occasioni la traduzione “visiva” di un telegiornale, un discorso, un intervento. Che consente, a chi non può sentire o sente poco, l’accessibilità ai contenuti e conseguentemente una migliore partecipazione alla vita sociale, culturale, politica, economica del nostro Paese. Tutto questo però non aveva ancora avuto un vero riconoscimento. Con il Decreto Sostegni finalmente l’Italia si è messa al passo degli altri Paesi europei, ultima ad essere arrivata a questo riconoscimento ufficiale per quella che è una lingua vera e propria con il suo lessico e le sue regole grammaticali, sintattiche e morfologiche.

Lis Moni Ovadia
Interprete interpreta Moni Ovadia in Lis (ph credit: Uascoli, CC BY 3.0)

“È un crocevia fondamentale e storico – ha commentato il presidente dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) Giuseppe Petrucci – verso l’inclusione delle persone sorde e l’abbattimento delle barriere della comunicazione. Lo aspettavamo da troppo tempo. Oggi dobbiamo festeggiare. Siamo arrivati a questa legge di civiltà e uguaglianza che garantisce l’accessibilità, la libertà di scelta linguistico-comunicativa delle persone sorde e rappresenta il primo passo per garantire, finalmente, tutti i loro diritti di cittadinanza. Questa vittoria è dell’ENS, dei suoi dirigenti, dei suoi collaboratori, del suo personale e, soprattutto, di tutta la nostra comunità”.

Anche la Pubblica Amministrazione si avvarrà dei servizi di interpretariato in Lis e List

Il nuovo decreto, per favorire l’accessibilità ai propri servizi, indica alle amministrazioni pubbliche la promozione e la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST. E’ prevista inoltre la sottotitolazione e ogni altra modalità il più possibile idonea a favorire la comprensione della lingua verbale. Saranno inoltre promosse adeguate iniziative di formazione del personale e campagne di comunicazione specifiche. Un provvedimento che nel suo complesso verrà incontro anche alle esigenze di molti anziani. Una fascia di età in cui frequentemente si presentano difficoltà uditive e forme di ipoacusia.

Specializzazioni in Lis e List all’università Ca’ Foscari di Venezia

Le lingue dei segni sono indipendenti dalle lingue parlate nel medesimo territorio e non ne riproducono la struttura. Per esprimersi, si basano non solo sui segni ma anche sulla forma e il movimento della mano o delle mani. Sulla posizione – rispetto al corpo – dove il segno si articola, ma anche sull’espressione del viso, gli sguardi, la posizione del busto e delle spalle.

Lis lingua dei segni
Il segno per segnare, nella Lingua dei segni (ph credit: EliasaileLIS, CC BY-SA 4.0)

Già nel 1999 l’Università Ca’ Foscari di Venezia aveva avviato l’insegnamento della Lis in via sperimentale. Nel 2001 questo insegnamento è diventato una specializzazione della laurea in Lingue e scienze del linguaggio e della laurea magistrale di Scienze del linguaggio. Sempre a Ca’ Foscari, nel 2011, è stato introdotto anche l’insegnamento della List, Lingua dei segni tattile, utile per i non udenti che perdono anche la vista. Questo nuovo corso è nato in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro. Nel Veneto (una delle poche regioni in Italia a muoversi in anticipo) Lis e List sono state riconosciute già nel 2018 con una legge ad hoc.

Riconoscimento ufficiale per la Lis, la Lingua italiana dei segni ultima modifica: 2021-06-12T15:30:00+02:00 da Cristina Campolonghi

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