La storia ha una nuova voce. Grazie a un’iniziativa finanziata dalla Regione Friuli e dall’associazione A.C.CulturArti, ora sono le statue dei musei italiani a parlare e raccontare le proprie storie. Un’idea che unisce storia, cultura e innovazione. Ha inoltre la peculiarità di guardare anche all’obiettivo di rendere il patrimonio storico e archeologico italiano fruibile anche dai non vedenti e ipovedenti.
Un progetto concepito a favore dell’ampliamento del pubblico dei musei. Per farlo prevede la diffusione di audio realizzati con voci di attori che raccontano la storia dietro alle statue della storia italiana. Tutto assumendo un punto di vista soggettivo. Il punto di partenza è la storia etrusca, con il via da Villa Giulia a Roma.
Anche le statue parlano: il progetto che unisce storia e tecnologia
Si chiama ‘Anche le statue parlano’, l’iniziativa che ha portato a collaborare assieme l’associazione udinese A.C.CulturArti, già nota per organizzare il Festival dell’Archeologia Pubblica “senzaConfini” e il Festival “FRATTEMPI. Arte e artigianato nella Valle del Tempo”, con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
I testi che danno voce alle statue museali sono stati redatti da Edoardo De Angelis, celebre cantautore romano oggi 76enne, che ha partecipato al progetto anche cantando alcuni spezzoni. Il resto dei contributi arriva da giovani attori come Silvia Morigi, Alessandro Lupi e Irena Goloubeva.
Le date
‘Storie che parlano’ ha già esordito sabato 9 ottobre al Museo Nazionale Etrusco di Roma, partner del progetto. Sono già previste tre repliche, tutte in data sabato 30 ottobre e sempre al museo di Villa Giulia, nei seguenti orari: 15.00, 16.30 e 18.00.
Le visite al museo saranno condotte dall’archeologa Vittoria Lecce, accompagnata da alcuna degli attori che hanno preso parte alla realizzazione degli audio: Irena Goloubeva, Alessandro Lupi e anche Edoardo De Angelis.
Da qui, poi, il progetto ‘Storie che parlano’ coinvolgerà anche altre strutture museali, in Italia e all’estero. Verranno infatti mostrate delle animazioni di alcuni capolavori dell’antichità italiana conservati ad Aquileia, Trieste, Roma, Udine e Cividale del Friuli, ma anche al Museo Egizio di Monaco di Baviera, grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco. In ognuno di questi musei si terrà uno spettacolo dal vivo della durata di circa un’ora, con successive repliche.
Fonte fotografie: pagina Facebook Edoardo De Angelis