Una serie di straordinari ritrovamenti archeologici quelli effettuati in quest’estate 2023 che hanno portato alla luce strutture, reperti dal grande valore storico, culturale, antropologici ed artistico che arricchiscono ulteriormente il nostro patrimonio italiano.

Ritrovamenti preziosi in Sicilia

La Sicilia, anche dal punto di vista archeologico, si configura come la regione italiana in cui sono compiute tante e importanti scoperte archeologiche in vari siti: Agrigento, Segesta, Selinunte, Tripi. Riguardo a quest’ultima, città greco sicula in provincia di Messina, scavi archeologici ne hanno riportato alla luce architettura, monumenti e reperti. Grazie all’interessamento del Comune di Tripi l’area è adesso un Parco Archeologico.

L’Italia sorprende con le testimonianze archeologiche in tutte le sue regioni.

A Selinunte

La città siciliana di Selinunte è quella che quest’anno ha dato più soddisfazioni per quanto riguarda i ritrovamenti.

Si è cominciato con la scoperta significativa della campagna di scavi di un altare davanti al tempio monumentale. L’altare risale al 570 a.C. e si tratta di una grande pietra squadrata addossata al fronte del monumentale Tempio R.

Inoltre rinvenuto nell’area anche un braccio in marmo di grandezza naturale, appartenente a una statua di circa 1 metro e 80 di un kouros, la statua maschile con funzione votiva.

parco archeologico di Selinunte
Franck Manogil from Beziers, France – Selinunte – CC BY 2.0

La sirma di leone e il porto a Selinunte

Le eccezionali scoperte a Selinunte hanno riguardato anche una testa di leone e l’antico porto commerciale della città.

La testa del leone, in perfetto stato di conservazione, è un’antica sima, l’estremità superiore del tetto di un tempio, alto circa 62 centimetri per un peso di oltre 250 chili. Si trovava poco distante dal sito dove è stato rinvenuto il porto.

Le scoperte a Segesta

A Segesta ritrovato anche un altare di età ellenistica in perfetto stato di conservazione, composto di due elementi raffinati elementi lapidei scolpiti con motivi a fiore che avrebbe fatto parte della zona di culto familiare di una casa.

La scoperta è avvenuta nei pressi dell’edificio denominato Casa del Navarca, in una zona finora poco esplorata, nell’ambito del progetto di manutenzione e fruizione dei fronti di scavo. Precedentemente erano stati ritrovati anche una strada lastricata e preziose pavimentazioni decorate.

Un'opera di Mitoraj esposta ad Agrigento, come quelle di Noto
L’installazione dello scultore alla Valle dei Templi di Agrigento

Ad Agrigento

Dagli scavi nella Valle dei Templi di Agrigento, parco archeologico più esteso del mondo, negli scorsi mesi è stato rinvenuto un ricco tesoro di statuette femminili, elementi decorativi dipinti, costituiti da testa o busto di uomo, lucerne, piccoli vasi, frammenti di bronzo e anche un numero elevato di ossa. Il tutto testimonierebbe la distruzione della città di Akragas da parte dei Cartaginesi 406 a.C.

Nel Lazio

Nella città di Roma ritrovato il teatro romano di Nerone in pieno centro storico. A pochi passi dalla capitale, all’interno dell’area archeologica di Ostia, rinvenuti i fasti che narrano gli avvenimenti accaduti sotto l’imperatore Adriano per gli anni 126-128 d.C. Inoltre, importante anche il ritrovamento della testa di marmo da parte della Protezione Civile comunale di Nemi (Castelli Romani), raffigurante l’imperatore Caligola.

Altri significativi rinvenimenti

A Sarsina, nella provincia di Forlì-Cesena, conosciuta come la città del commediografo latino Plauto è stato scoperto un antico tempio romano perfettamente conservato, risalente con molta probabilità al I sec. a.C. Il tempio verrà presentato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio in programma il 23 e il 24 settembre 2023.

In Campania, l’ultima scoperta svelata dal Parco Archeologico di Pompei riguarda l’Insula 10 della Regio IX con il rinvenimento di scheletri vittime dell’eruzione, reperti archeologici e gli affreschi che rappresentano una natura morta per alcuni con l’antesignana della pizza o focaccia.

Un ricco patrimonio unico al mondo

Questi eccezionali ritrovamenti confermano l’inestimabile valore storico e artistico che i siti archeologici rappresentano e rendono quello italiano un patrimonio culturale dal valore unico.

Straordinari ritrovamenti archeologici nell’estate 2023 ultima modifica: 2023-08-27T08:57:35+02:00 da SABRINA PORTALE

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