Si racconta che proprio in questa città furono prodotti i primi confetti e che sono tanto famosi da essere stati scelti per i Royal wedding dei reali d’Inghilterra. Un’altra eccellenza italiana racchiusa in una località nel cuore dell’Abruzzo. La città di Sulmona si trova nelle vicinanze del parco nazionale della Majella. È sede della diocesi di Sulmona Vulva ed è in provincia dell’Aquila. Una località ricca di storia e di tradizioni tutte da scoprire.
La produzione del confetto a Sulmona
A Sulmona esiste la più antica fabbrica di confetti. Pare che già nel XV secolo, nel monastero di Santa Chiara, le monache si esercitassero in questa arte. E nel tempo sono state create numerose aziende e tra queste la Fabbrica Pelino. Il settore si è specializzato dando vita a diverse specialità. Le più buone sono quelle che contengono le mandorle, prodotte nella valle Peligna e in Abruzzo, ma anche quelle siciliane, come la mandorla Pizzuta di Avola, e Ragusa.
Il confetto di Sulmona ha ricevuto un importante riconoscimento: il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali lo ha inserito nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani, riconoscendolo con il marchio P.A.T. Esistono poi tante varianti di gusto, dal cioccolato al caramello, dalla mela all’arancia. A fare la differenza tra i confetti di Sulmona e gli altri fabbricati in altre zone sembra essere la purezza dello zucchero impiegato senza addensanti a basso costo, come farina o amido. Oggi si può visitare il museo Pelino realizzato nell’antica fabbrica.
Non solo confetti: la gastronomia della città
Minestre e zuppe preparate con verdure e legumi locali, ma anche salsicce, salumi e prosciutto: sono i piatti tipici della zona. Ma anche l’aglio rosso di Sulmona, dall’elevato contenuto di oli essenziali. E poi torroni al cioccolato arricchiti da nocciole tostate e racchiusi in due fogli di ostia, fino agli scarponi ed ai ceci ripieni natalizi. I fiadoni pasquali o le pizzelle preparate con impasto di uova, farina, zucchero e cotte con l’apposito ferro. Vale la pena quindi visitarla, per assaporarne le eccellenze della gastronomia, scoprire la produzione dei famosi confetti e ammirare le sue opere d’arte.
Sulmona, la patria del poeta latino Ovidio
Chiese, palazzi, vicoli, piazze: Sulmona è una città ricca di storia. Un centro di arte e cultura: nel 43 a.C. vi è nato il poeta latino Publio Ovidio Nasone, che immortalò le sue origini nel famoso verso «Sulmo mihi patria est», le cui iniziali fin dal Medioevo figurano sullo stemma cittadino. Tante le testimonianze archeologiche: quelle dell’oppidum italico, uno degli insediamenti fortificati più grandi dell’Italia Centrale. Risale al Duecento l’acquedotto che delimita Piazza Garibaldi, dove in estate si svolge la rievocazione della Giostra Cavalleresca. E poi la Cattedrale di San Panfilo, una delle chiese più antiche con una suggestiva cripta altomedievale. Il complesso della Santissima Annunziata che documenta quattro secoli di arte sulmonese, una sintesi stupenda di gotico, rinascimento e barocco.
E ancora piazza XX Settembre con la statua in bronzo di Ovidio. La Fontana del Vecchio, una delle più importanti testimonianze rinascimentali. Si possono visitare poi il Polo museale civico diocesano di Santa Chiara, e la sua Pinacoteca comunale di Arte moderna e contemporanea. La Chiesa di San Francesco della Scarpa, con una facciata tardo gotica ed un interno barocco. Di grande effetto scenografico il complesso della torre campanaria e del monumentale portale laterale. E poi Porta Napoli, splendido esempio di architettura civile del Trecento.