Quando si parla di Cento, vengono in mente due cose innanzitutto: il suo storico Carnevale e il fatto di essere la città natale del Guercino, uno dei più importanti pittori del Seicento italiano. Città di arte e di storia, Cento si trova in provincia di Ferrara e ha ricoperto un ruolo centrale nella cultura e dell’economia di un tempo. E’ infatti considerata una piccola capitale di arte, cucina ed economia, tutta da scoprire. Andiamo allora a conoscere un po’ di più di questa località emiliana al confine tra Ferrara, Modena e Bologna.

Cento, un po’ di storia della città

La città di Cento un tempo era unita a Pieve di Cento. Fu soltanto nel 1376 che, con decreto del principe Bernardo de Bonnevalle, vescovo di Bologna, venne separata e da quel momento riconosciuta con lo status di “città autonoma”. Ceduta, poi, nel 1502 da Papa Alessandro VI in dote a Lucrezia Borgia, in occasione delle nozze con il duca Alfonso della casata estense. A fine Cinquecento tornò però allo Stato Pontificio.

Ma, a dire il vero, fu un fatto naturale a separare le due città: la rotta del fiume Reno, avvenuta nel 1648. Un evento naturale così devastante tanto che il letto del fiume divise a metà le due cittadine.
Nel Seicento fu al centro di guerre, epidemie e carestie come molte città italiane. Stremata dalla peste del 1630, i suoi abitanti decisero di celebrare il carnevale con una giostra simbolica. E questo episodio legato alla sua storia, segna la nascita di questa storica manifestazione.

Curiosità su Cento

C’è un episodio che l’ha resa celebre: la perdita momentanea delle sue opere d’arte. All’inizio dell’Ottocento la città fece parte del regno napoleonico. Molte delle sue opere vennero trafugate e portate in Francia. Riconsegnate solo nel 1815 quando Cento tornò allo stato Pontificio. Molte opere però non tornarono, tra queste ci sarebbero il “San Francesco d’Assisi” del Guercino, che oggi si trova al museo del Louvre, “La Gloria del Paradiso” sempre del Guercino, oggi al Musée de Toulouse e altre opere.

un palazzo colorato di cento
foto di Rosy Caporale

Tra le opere rimaste e che tuttora si possono ammirare del Guercino c’è la “Madonna con Bambino benedicente” del 1628, ospitata nella Pinacoteca Civica, che si trova accanto alla chiesa di San Biagio.

Una città ricca di monumenti

I tesori d’arte e i monumenti di Cento si trovano soprattutto nel suo centro storico, che presenta lunghi portici tipici di molte città dell’Emilia Romagna. Tra i luoghi significativi la Rocca del XIV secolo, la struttura difensiva sorta alla fine del Trecento per volontà del vescovo di Bologna, poi divenuto un carcere. Pregevole anche il Teatro Comunale con la facciata caratterizzata dalla decorazione a bande policrome arancioni e gialle e da una ricca ornamentazione in cotto.

la piazza di cento con turisti
foto di Rosy Caporale

E poi piazza Guercino con il Palazzo Comunale e il Palazzo del Governatore voluto dagli Estensi, in occasione del matrimonio fra Alfonso I d’Este e Lucrezia Borgia. E ancora la Chiesa del Rosario, luogo di elezione del Guercino, che ne progettò la facciata.

Il terremoto dell’Emilia e i monumenti danneggiati

Il terribile terremoto che nel maggio del 2012 ha colpito l’Emilia ha provocato molti danni ad alcuni monumenti. È crollata la chiesa di San Martino di Tours a Buonacompra di Cento, e molte sono rimaste danneggiate e chiuse al pubblico.

palazzo di cento
foto di Rosy Caporale

Attendono un intervento radicale di restauro e il loro ritorno alla fruizione del pubblico. Per un periodo, anche molte opere d’arte sono state spostate e custodite in luoghi chiusi, proprio per preservarle da possibili calamità.

Il Carnevale di Cento

Vogliamo chiudere parlando del Carnevale di Cento che è uno degli eventi più importanti e conosciuti.

foto in bianco e nero del carnevale di Cento
Un’immagine dello storico Carnevale della città

E’ un emblema dell’italianità nel mondo, per le sue sfilate, i suoi carri che attraversano il centro storico accompagnati dalla musica. E poi il lancio di gonfiabili e peluches da ogni carro. L’ultima sfilata si chiude con il tradizionale rogo della maschera locale “Tasi” accompagnato da uno spettacolo pirotecnico. Ci sono tanti motivi per visitare questa città, ricca di storia, di arte e di magia.  

Cento, città d’arte, detta anche la piccola Bologna ultima modifica: 2020-06-19T09:00:00+02:00 da Federica Puglisi

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