Sabato 28 settembre si è svolta la primissima edizione del TEDx della città di Mestre. Sul tema scelto, quello del risveglio, il pubblico ha potuto conoscere idee interessanti e fare nuove esperienze grazie alle numerose attività proposte.

TEDx e le idee in circolo

Il modello americano del TEDx è ormai diffusissimo in tutto il mondo. Ogni giorno infatti, da qualche parte del nostro pianeta, con ogni probabilità si sta svolgendo una di queste conferenze. Il motto è “idee che meritano di essere diffuse” e l’organizzazione, nonché l’aspetto della giornata, è fortemente riconoscibile. Per esempio, la scritta rossa TEDx e la scritta bianca della città, il bottone rosso su cui gli speaker si alternano, ciascuno con 18 minuti di tempo.

tedx -  auditorium di mestre illuminato da luci viola
Il cerimoniere Andrea Bettini apre la conferenza

Gli speaker sono sempre nuovi (non è possibile partecipare a più di un TEDx), devono attenersi al tema scelto dagli organizzatori ma raccontando la loro esperienza o expertise. Affrontare politica e religione è proibito. Organizzatori e speaker prestano il loro duro lavoro in modo totalmente gratuito. Qui a Mestre l’evento è andato in scena presso il Museo M9, nell’auditorium e nella sua corte esterna, e ha coinvolto nel corso della giornata circa 800 persone. A breve sul canale YouTube troverete tutti i video degli speech, come da consolidata tradizione TEDx, in attesa dell’edizione 2020.

La giornata al TEDx Mestre

Dodici eventi collaterali tra workshop, degustazioni, tavole rotonde ed attività per bambini, hanno visto numerose iscrizioni e un pubblico entusiasta, tra architettura, hiking, yoga e scrittura. La conferenza TEDx ha invece avuto inizio alle ore 15. Il ricco welcome kit offerto agli ospiti manifesta la quantità di collaborazioni e di energia creativa che ha messo in piedi un evento così innovativo. L’auditorium si è riempito in fretta e il cerimoniere, lo storyteller Andrea Bettini, ha dato subito il via alla conferenza spiegando il tema. Il risveglio è quella fase tra l’inerzia e l’attività che, così come nelle intenzioni degli organizzatori, coincide con una presa di consapevolezza. Anche la danza contemporanea di Venezia Balletto e la musica funky riletta in chiave moderna dei Funkasin hanno offerto al pubblico la propria interpretazione del risveglio.

TEDx - ragazze con abiti da ginnastica distese a terra che praticano yoga
Lo yoga, una delle attività collaterali della giornata. Sullo sfondo il Museo M9

Con la chiusura dei lavori alle ore 19.30 si è aperto l’aperitivo conclusivo, offerto da sponsor tecnici. Un momento conviviale per intercettare i relatori e poter interagire con loro.

Dall’architettura alla psicologia, passando per i droni

Filippo Ongaro, health and performance coach ed ex medico dell’ESA, ha aperto le danze per quanto riguarda i nove speech della giornata; con lui si è discusso di come siano le nostre scelte a determinare successi ed infelicità. A seguire l’architetto Alessandro Melis ha descritto alcune architetture visionarie delle città del futuro immaginate dai suoi studenti della University of Portsmouth. Il terzo speaker era anche il più giovane: la diciannovenne torinese Alessia Russo ha raccontato quanto i droni, di cui si occupa la sua azienda americana, saranno sempre più largamente impiegati nella nostra vita quotidiana. La docente dell’università Ca’ Foscari Venezia e psicologa Ivana Padoan ha parlato di epistemologia della complessità e della differenza tra sentire e comprendere; in chiusura con Giuseppe Riva sono stati approfonditi gli utilizzi della tecnologia trasformativa per il benessere individuale e sociale.

TEDxMestre speaker
Andrea Bettini, il cerimoniere, con i due speaker più giovani: Alessia Russo (in primo piano) e Lorenzo Busi (dietro)

Tecnologia, arte, natura e impresa

Dopo la pausa caffè siamo tornati nel vivo con la scuola immaginata da Lorenzo Busi di Big Rock (una scuola di computer grafica), in cui si fa lezione anche con la realtà virtuale per dei ragazzi che amano sempre di più guardare e imparare tramite i video. A seguire la storia dell’imprenditrice Serenella Antoniazzi e del suo mantra “io non devo fallire”, che ha portato anche all’istituzione di un fondo statale a tutela delle aziende distrutte dai propri creditori. Gli ultimi due speaker invece ci hanno portato nel mondo della montagna. Gianluca D’Inca Levis, ideatore di Dolomiti Contemporanee, ha raccontato dei luoghi di montagna abbandonati e dei loro progetti di risveglio tramite l’arte e la ricerca. A concludere la giornata Andrea Bianchi ha spiegato i benefici della camminata a piedi nudi e di come i piedi, sempre costretti all’interno delle nostre scarpe, meritino un vero e proprio risveglio.

TEDx Mestre propone un risveglio delle menti e delle coscienze ultima modifica: 2019-10-19T09:00:11+02:00 da Giorgia Favero

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