Tiricche o tilicas sarde con mosto cotto
Ornella Pasquariello
Le tiricche o tiliccas sono dolci tradizionali sardi che venivano preparati per festeggiare i momenti più importanti dell’anno; tipici del nord dell’isola, soprattutto della Gallura e del Logudoro.
Esportati in tutto il mondo, le tiricche sono un dolce dell’isola che riesce sempre a regalare sapori antichi ed emozioni forti. Di questo dolce troviamo tante varianti della ricetta, a seconda delle zone dove vengono usati: il miele, le mandorle, o i malli di noce, arance, saba di fichi d’india oppure marmellata di arancia con caffè solubile; un alternativa ai costi eccessivi dei buoni ingredienti usati nelle ricette tradizionali.
Tempo di realizzazione: 1 ora e mezza
Grado di difficoltà (da 1 a 5): 2
Ingredienti per circa 40 pezzi:
Sfoglia:
200 g di semola rimacinata di grano duro
1 pizzico di sale
Strutto o burro 50 g (io burro chiarificato)
Acqua tiepida q.b.
Ripieno:
¼ l di saba o sapa (mosto cotto)
1 tazzina di caffè
50 g di semola
100 g mandorle tritate
1 chiodo di garofano
1 anice stellato
1 bacca di cardamomo
1 bacca di pimento
1 pizzico di cannella
1 arancia grattugiata
1 limone grattugiato
Procedimento:
Preparazione della sfoglia:
Mettere la semola sul piano da lavoro e fare la classica fontana. Aggiungere il sale, lo strutto o burro sciolto tiepido e man mano l’acqua, quel che basta ad ottenere un composto morbido. Lasciare riposare mezz’ora coperto.
Mettere a bollire la saba con il caffè, le spezie e le scorze di agrumi.
Togliere dal fuoco, eliminare le bacche, aggiungere a pioggia la semola, le mandorle e rimettere sul fuoco fino a raggiungere la giusta densità (deve essere malleabile con le mani).
Stendere la sfoglia sottile (da 1 a 9 , io 8) ritagliare delle strisce larghe 3/4 cm e lunghe 13/15 cm, mettere lungo la striscia un pò di ripieno, chiudere a U la sfoglia sigillando solo i lati. Dare la forma desiderata a S, a U, a O ecc.
Infornare a circa 170°C per 20 minuti.