Abbiamo intervistato Gaia Leone, un’italiana, compositrice e musicista che vive a Los Angeles. Gaia vive all’estero e mantiene intatto nel suo cuore l’amore per le sue radici, per la sua Italia. Ecco cosa ci ha raccontato del suo privato e del suo lavoro.

Ciao Gaia, raccontaci un po’ di te

Sono nata a Reggio Calabria e, sin da bambina, mostravo attitudine per l’arte e la musica. Adoravo cantare ed inventare canzoni e “sigle” che incorporavo nei miei giochi. Ad 11 anni mi fu regalata la mia prima chitarra e da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più al mondo della musica.
Mentre frequentavo il Liceo Classico “T. Campanella” di Reggio Calabria ho deciso che la musica sarebbe diventata il mio lavoro. È stato un po’ difficile “convincere” amici e parenti che ormai fosse questa la mia strada ma lavorando sodo, senza mai trascurare gli studi, sono riuscita ad ottenere sia il massimo dei voti alla maturità e a calcare i primi palchi calabresi partecipando a festival e concorsi. Alla fine del quinto anno di liceo mi sono imbattuta quasi per caso nel primo album del bassista Jaco Pastorius. È stato per me un momento fondamentale nel definire la mia carriera da musicista e, grazie alla sua musica, ho deciso di dedicarmi al basso elettrico.

Gaia, quali sono gli studi che hai fatto per prepararti alla carriera di musicista?

Ho una laurea triennale in Interpretazione e Mediazione Linguistica. Mentre studiavo, continuavo a suonare, esibirmi e studiare il mio strumento, teoria ed armonia e lettura. Qualche anno dopo, la laurea ho deciso di integrare i miei studi da autodidatta con corsi professionali offerti dal prestigioso Berklee College of Music (Boston, USA).

gaia leone sul palco con chitarra

Con una borsa di studio, ho partecipato al 5-Week Performance Program ed in seguito ho ottenuto una borsa di studio completa per frequentare il full-time course. Decisi quindi di trasferirmi negli USA per studiare e, 5 anni dopo, ho completato la mia doppia laurea in Arrangiamento Commerciale e Performance del Basso Elettrico.

Come e quando è arrivata la decisione di partire alla volta di Los Angeles?

Durante I miei studi al Berklee ho frequentato una classe di Produzione e Tecniche per DAW (Digital Audio Workstation). Uno dei progetti del corso era quello di creare un underscore per una pubblicità. Non avevo mai lavorato con video prima d’ora e direi che quello è stato un altro momento determinante per la mia carriera. È stato amore a prima vista! Creare musica per visual era, ed è tutt’oggi, molto stimolante e appagante per me. La sinestesia tra immagini e suoni è il campo in cui posso esprimere al meglio la mia personalità come compositrice. Da quel giorno, sapevo che avrei lavorato con musica e visual nel futuro.

foto in bianco e nero di gaia leone

Mi sono appassionata anche a Film Scoring e ho cominciato dopo la laurea a considerare la possibilità di spostarmi fuori da Boston per cercare opportunità lavorative. Ho scelto Los Angeles perché è il fulcro della Music Industry e perché credo sia la città che offre di più in termini di lavoro e possibilità di crescita. La quantità di talenti che giungono qui ogni anno è semplicemente incredibile e far parte di una comunità così varia e vibrante è quello che ci vuole per creare nuovi progetti originali e continuare ad imparare e crescere.
A Los Angeles sono legata anche per un altro motivo, più personale. Ricordo che da piccola avevo una grande passione per gli USA. Rimanevo notti intere a leggere “Buongiorno, Los Angeles” di James Frey e fantasticavo su questa città grandissima, selvaggiamente bella. Crescendo ho capito che ci sarebbero state difficoltà e sfide ma ero pronta ad affrontarle. E così, dopo 5 anni a Boston, eccomi ad L.A. a lavorare nel mondo della musica.

Parlaci della tua carriera a Los Angeles

Prima di trasferirmi definitivamente a Los Angeles, l’ho visitata per un’estate durante una internship presso “Sparks and Shadows” la casa di produzione del celebre compositore Bear McCreary (che ha scritto colonne sonore per “Walking Dead”, “Outlander”, “Battlestar Galactica”, “A Child’s Play” e molti altri titoli riconosciuti globalmente). Dopo questa internship sono rientrata a Boston per terminare i miei studi e a fine giugno 2020 mi sono trasferita a Los Angeles definitivamente. Mi occupo di musica per TV e New Media quindi lavoro moltissimo con pubblicità, podcast e jingles. Attualmente, scrivo per Discovery Channel e NHK Japan e sono di recente entrata a far parte del team di MPATH Music, la Music Library creata dal pluripremiato compositore Michale A. Levine. Sono molto grata al team di MPATH per avermi calorosamente accolta e soprattutto per la loro visione di volere creare maggiore rappresentazione delle donne nel campo della musica e della composizione per film e televisione. Questa è una visione che condivido particolarmente e che mi ha convinta a continuare a lavorare al mio progetto di realizzare un’associazione italiana per rappresentare e tutelare le compositrici Italiane.
Mi sono trasferita a Los Angeles da pochissimo tempo eppure le prime soddisfazioni non sono mancate. Spero davvero di potere continuare a lavorare sodo e crescere insieme alla vivace comunità di creativi di Los Angeles!

la Bertinelli Sound

Certamente, non posso negare che questi siano tempi estremamente difficili e delicati. Non solo per noi musicisti ma per quasi tutti. Tuttavia, penso che in circostanze come queste sia necessario reinventarsi. È in questi tempi che si formano le menti che cambieranno il mondo. Sono veramente onorata di essere circondata da talenti che continuano a creare e sfidare il presente lavorando sodo per un futuro migliore. È per questo che anche io ho deciso di fare la mia parte. Con il mio partner, Leonardo, abbiamo creato la nostra compagnia di produzione musicale, Bertinelli Sound che ha già ottenuto premi e riconoscimenti internazionali e il cui roster di clienti continua ad espandersi. La nostra missione è quella di aiutare l’artista o il creativo a dar vita alla sua visione, senza contaminazioni o scorciatoie. Vogliamo creare una community di risorse e servizi per i nostri artisti che in questo modo possano sentirsi parte di una famiglia e non degli anonimi semplici clienti.

Parlaci del tuo legame con l’Italia

Nonostante mi trovi in USA da parecchi anni, porto sempre l’Italia nel mio cuore. Sono orgogliosa di essere italiana, della mia cultura e della mia storia. Sono infinitamente grata agli USA per avermi dato la possibilità di crescere e maturare come compositrice e musicista e cerco sempre di creare punti di incontro tra i due Paesi.

gaia leone insieme al suo Team

Penso che, nonostante le ovvie differenze, Italia ed USA possano dialogare in musica. Soprattutto nel campo dei film e del cinema, l’Italia ha dato tanto e gli USA hanno non solo recepito ma hanno saputo valorizzare ed incoraggiare i talenti.
Come calabrese, la mia missione è quella di aiutare chi, come me, è animato dalla passione per la musica e sogna in grande dalla Calabria. La mia forza è quella del mio team! L’Italia in generale e la Calabria in particolare sono ricche di nuovi talenti che possono dare davvero tanto. Devo tantissimo alla mia terra e spero presto di poterla ripagare come merita.
Grazie mille per avermi permesso di condividere la mia storia con voi ed i vostri lettori!

Un’italiana a Los Angeles: intervista alla musicista Gaia Leone ultima modifica: 2020-07-29T18:14:55+02:00 da Redazione

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