Le note al pianoforte del cagliaritano Vincenzo De Martino, 32 anni e da quasi un decennio all’Accademia di Musica e Teatro di Vilnius. Nella capitale lituana, dunque, un pezzo di Italia e Sardegna.
Dal Mediterraneo al Baltico, il lungo volo per Vincenzo De Martino
Dal Mediterraneo al nord Europa, un lungo volo, quello di Vincenzo, sulle ali dell’entusiasmo e di una passione coltivata dall’infanzia, prima da privatista e poi, dal 2011, al Conservatorio “Pierluigi da Palestrina”. Sino all’avventura in Lituania. «Tutto è iniziato quando ho fatto domanda di Erasmus in diverse università europee – racconta Vincenzo – e tra queste, a rispondere subito è stata l’Accademia di Musica e Teatro di Vilnius. Ed è stata un’esperienza positiva. Finito l’Erasmus, poi, a Cagliari ho terminato il triennio e ho in seguito deciso di iniziare il biennio di pianoforte, guidato dal prof. Jurgis Karnavičius, proprio in questa accademia lituana, conseguendo il diploma con il massimo dei voti».
Pianista accompagnatore nel coro nazionale lituano
Per Vincenzo l’inizio di un amore in terra lontana, ma anche il modo di cogliere tante opportunità lavorative. «Attualmente insegno pianoforte e ricopro il ruolo di pianista accompagnatore presso il coro nazionale lituano. – spiega – Nel frattempo, nel 2021, ho concluso il dottorato di ricerca in disciplina artistico-musicale, esibendomi in diversi concerti».
Vincenzo De Martino, quasi dieci anni di un sardo in terra lituana
Quasi dieci anni di vita di un sardo in terra lituana, allora. Per Vincenzo De Martino è uno scambio culturale che dà tante soddisfazioni. «Qui c’è un’educazione musicale importante. Un’attenzione che nei Paesi baltici e in generale nell’Est Europa è molto sentita. La musica e le arti sono curate con molto rigore e disciplina, e questo influisce certamente sulla qualità, al livello professionistico e non solo: c’è un’alta concezione del maestro di musica».
Un pezzo di Sardegna in terra baltica
Un pezzo di Sardegna in terra baltica, dunque. Differenze e affinità culturali che creano uno scambio reciproco. «La cultura sarda? Mi è capitato di parlare delle tradizioni dell’Isola, come i tenores, i nostri strumenti tradizionali o delle launeddas. In Lituania c’è un grande sentimento musicale e in molte scuole vengono insegnati gli strumenti tradizionali: queste valorizzazioni artistiche e musicali rappresentano proprio il loro sentimento indipendente. E da parte loro c’è tanta curiosità nei confronti della cultura artistico-musicale di Sardegna».
Quasi trent’anni di formazione, quando il pianoforte è amore e passione
Un percorso formativo, quello di Vincenzo, iniziato già all’età di 6 anni. Inizialmente, privatamente, sotto la guida della professoressa Elisabetta Steri; poi, dopo le superiori, al conservatorio come studente accademico, guidato dalla docente Maria Lucia Costa. Quasi 30 anni di formazione e sacrificio, insomma. «Certamente già da ragazzino, insieme alla scuola, è un tempo ulteriore che sottrai agli amici. Ed è importante il supporto della famiglia, soprattutto economico; così come quello degli amici, anche non musicisti, sempre presenti ai miei concerti con interesse. Questo non è scontato». Passione e diletto per Vincenzo. «Sono sul genere classico, sì, ma a tempo libero suono anche quello che mi capita».
A Vilnius sempre vivo l’amore per la Sardegna
Ma anche nella lontana Lituania è sempre vivo l’amore di Vincenzo per la sua Sardegna. In una Vilnius in costante crescita e ricca di tanti stranieri, non solo italiani, specie nel settore terziario e digitale. «Certamente mi manca il mare. C’è anche lì, vero, ma è differente. È freddo anche d’estate, anche se per i lituani non è certamente un problema. Per il resto, in questa terra c’è una bella natura, molto verde, con dei laghi, da loro molto frequentati. Ma il mare sardo rimane sempre una mancanza».
