Un mistero cosmico sta per svelarsi. La maestosa cometa 12P/Pons–Brooks, soprannominata Cometa del Diavolo, a causa delle enigmatiche “corna” che adornano la sua chioma, si avvicina alla Terra con impetuosa grandezza. Con un’impressionante stima di diametro pari a 30 chilometri, questa meraviglia celeste emana un’aura di grandiosità ed emozione. Gli scienziati rimangono sbalorditi dalle misteriose esplosioni che avvengono sulla sua superficie perché accadono a distanze insolitamente remote dal calore del Sole.
Cometa del Diavolo si avvicina alla terra
Attualmente, la “Cometa del Diavolo” si trova nel cuore della costellazione del Drago, distante circa 870 milioni di chilometri dalla Terra, e si sta lentamente avvicinando. La primavera del 2024 promette uno spettacolo senza pari poiché questa cometa eccezionalmente luminosa diventerà visibile a occhio nudo, potendo persino affacciarsi nel cielo diurno durante l’eclissi solare del 2024.
Gli scienziati calcolano che la cometa raggiungerà il suo perielio, la minima distanza dal Sole, il 21 aprile del 2024, aprendo la possibilità di osservarla a occhio nudo grazie alla sua magnitudine massima stimata di -0,1. Per riferimento, il valore 6 rappresenta il minimo richiesto per l’osservazione a occhio nudo degli oggetti celesti, rendendo questa cometa straordinariamente visibile.
Mentre la “Cometa del Diavolo” si avvicina al nostro pianeta, il suo perigeo, la distanza minima dalla Terra, avverrà il 2 giugno 2024, quando si troverà a oltre 230 milioni di chilometri da noi. In tal modo, non c’è alcun rischio di collisione, una notizia rassicurante considerando che questa cometa ha un diametro da due a tre volte superiore all’asteroide Chicxulub, responsabile dell’estinzione dei dinosauri.
Una cometa criovulcanica
12P/Pons–Brooks è una cometa periodica di tipo Halley, che ritorna a visitarci ogni 71 anni. La sua caratteristica distintiva però è il suo status di cometa criovulcanica, una rarità cosmica che scatena violente e imprevedibili esplosioni. Il suo cuore ghiacciato rilascia materiali volatili nello spazio, creando la chioma e la coda iconica con le “corna.”
Mentre di solito è la radiazione solare a innescare queste esplosioni, sulla Cometa del Diavolo esse si verificano a distanze straordinarie dal Sole, alimentando il mistero. Gli scienziati si chiedono da dove provenga l’energia per tali esplosioni e come possa generarne così tante a intervalli così brevi. Due esplosioni notevoli si sono verificate quest’anno, aumentando la luminosità della cometa di circa cento volte. Questi fenomeni imprevedibili promettono uno spettacolo straordinario per la prossima primavera. Chiunque possieda un telescopio avrà l’opportunità di ammirare da vicino la Cometa del Diavolo, mentre c’è una buona probabilità che possa essere visibile a occhio nudo o con un binocolo.
