Ah, Ferragosto. La settimana di ferie, la pausa estiva per eccellenza, la festa in spiaggia. O, almeno, così ce la immaginiamo. Caldo torrido, traffico infernale, spiagge superaffollate e così si passa da una giornata di vacanza ad una giornata di “chi me l’ha fatto fare?”. Ecco una lista di cose che ci si deve realmente aspettare a Ferragosto.

Ferragosto - busto di donna che porta un melone

Il giorno prima: la preparazione

Che voi vogliate mettere ansia ai vostri amici iniziando a parlare di Ferragosto già da Capodanno dell’anno prima o che tentiate di organizzare qualcosa arrangiandovi, arrendetevi. Irrimediabilmente, vi ritroverete il giorno prima a organizzare il piano per Ferragosto con la stessa sagacia con cui i Bassotti preparavano l’attacco a zio Paperone. I vostri piani strampalati, però, vi porteranno a fare esattamente ciò che fate ogni anno. D’altronde, per quest’anno, non cambiate, stessa spiaggia stesso mare. Un po’ rincuorati dalla tranquillità di conoscere già il percorso, un po’ risentiti per non essere riusciti ad organizzare qualcosa di meglio, andrete a letto. Se così si può dire.

La sveglia a Ferragosto puntata presto

Il ferragosto ha l’oro in bocca

Secondo il poeta e teologo persiano Rumi, la brezza dell’alba ha segreti da dirti. Ma, evidentemente, Rumi non ha mai fatto una partenza intelligente. La sveglia, infatti, per partire a Ferragosto è impostata sulle quattro del mattino, orario talmente disumano che la fabbrica dove lavorava Charlie Chaplin a confronto era una bazzecola. E’ la cosiddetta partenza intelligente: svegliarsi presto per evitare il traffico. Perchè, sul dizionario, avere tutti la stessa idea e inevitabilmente trovare più traffico di quanto non si sarebbe trovato due ore dopo era troppo lungo. Con settemila caffè nel corpo, si parte tutti rintronati alla volta di un luogo splendido ma ci si rende conto che solo Napoleone a Waterloo aveva avuto un’idea peggiore. Una lunga fila di macchine si mette tra voi e la tanto agognata meta.

Traffico di macchine

Ma poi, perchè Ferragosto è tanto importante, che in fin dei conti non piace a nessuno?

Eccovi giunti. Pensavate che in quel posto, in quella piccola caletta, in quella minuscola baia non ci sarebbe stato nessuno, vero? Che dopo otto ore di traffico per fare venti chilometri avreste finalmente trovato la pace e la tranquillità? Oh, tesori. Appena arrivati, infatti, la marmaglia di gente inizia ad investirvi, iniziano le lotte per accaparrarsi ogni centimetro possibile di spiaggia, prato o addirittura cielo. Con le intramontabili canzoni estive che vi entreranno in testa fino all’estate prossima, sopporterete tutto per star lì appena due ore. Certo, perchè penserete anche al ritorno intelligente – anche se finirà con il medesimo risultato. Imbronciati e infastiditi, tenterete di farvi un bagno tranquillo e rilassato ma, ormai, sarà più facile fare il bagno nel mare di plastica creato dalle bestie incivili.

Ferragosto - Bottiglia di plastica in acqua

Ferragosto 2 – La vendetta

Siete finalmente tornati a casa, incassando sedici ore di traffico e due di divertimento, e tutto quello che vorreste è farvi un bagno freddo, togliervi la sabbia che vi hanno lanciato i bambini e riprendervi un po’ dal leggero intontimento post cocktail annacquato pagato venti euro. Eppure, il vostro cellulare squilla e sapete dentro di voi che è meglio non rispondere, ma continua a squillare, squillare, squillare. Eccolo, l’amico che vi propone il falò in spiaggia per finire il Ferragosto e vi dice che senza di voi proprio non si può fare. Sarà inutile quella vocina interna che continua a ripetere di non farlo e così prenderete il costume, forse dal sonno lo metterete anche al contrario, e uscirete di casa. Improvvisamente, quando vedrete il fuoco del falò scoppiettare, realizzerete che la vita è un battito che oscilla tra cosa fai a Ferragosto e cosa fai a Capodanno.

Ferragosto, perchè stress di fine estate era troppo lungo ultima modifica: 2019-08-15T09:30:35+02:00 da Elena Morrone

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