Le infezioni da virus o batteri per via alimentare sono sempre più frequenti, così come i disturbi e le malattie derivanti dall’esposizione a metalli pesanti e ad altri elementi pericolosi contenuti nei cibi. Per scongiurare questi rischi è necessario prestare attenzione al modo in cui cuciniamo gli alimenti che presentano un rischio più elevato di contaminazione. Per farci evitare di commettere errori, ci vengono incontro i ricercatori del dipartimento Ricerca sulla sicurezza alimentare presso il Consumer Reports, che hanno stilato una lista dei cibi maggiormente a rischio.

Infezioni, salumi

Infezioni alimentari, una lista ci elenca gli alimenti più rischiosi

La lista redatta dagli studiosi prende in considerazione gli alimenti che più frequentemente hanno dato origine a focolai di malattie negli anni compresi tra il 2017 e il 2022. Gli alimenti in questione non vanno assolutamente eliminati dalla nostra dieta, ma preparati e somministrati seguendo regole ben precise. La lista indica i seguenti alimenti più rischiosi: verdure a foglia; salumi e formaggi; manzo macinato; cipolle; pollo e tacchino; papaya e pesche; anguria e melone; farina.

Insalata

Le regole da seguire

Le infezioni più trasmissibili consumando questi cibi sono provocate dalla salmonella, dall’Escherchia Coli, dalla listeria. Vediamo nel dettaglio. Al primo posto troviamo le verdure a foglia, che rappresentano i vegetali a più alta possibilità di contaminazione, sia perché è possibile che vengano irrigate con acqua contaminata, sia perché spesso vengono coltivate in prossimità di allevamenti di animali portatori di Escherchia Coli. E’ preferibile comprarle sfuse, eliminare le foglie esterne dove si annidano i batteri, prediligere quelle cotte.

Infezioni, formaggio

Seguono, al secondo posto, salumi e formaggi, particolarmente a rischio listeria, un’infezione da listeriosi. Si tratta di un batterio molto pericoloso perché difficile da sconfiggere. Sarebbe opportuno scegliere quelli preconfezionati ed evitare i formaggi preparati con latte non pastorizzato. Al terzo posto c’è il manzo macinato che può contenere ceppi di Escherchia Coli o di salmonella. Il modo migliore per non infettarsi è cuocere molto bene la carne e non lasciarla fuori dal frigorifero per oltre due ore.

Infezioni, cipolla

Al quarto posto ci sono le cipolle confezionate che possono contenere la salmonella. Il consiglio dei ricercatori è di cuocerle o di lavarle accuratamente evitando quelle rovinate. Seguono pollo e tacchino. Anche in questo caso la diffusione di infezioni è elevata in ragione del sovraffollamento presente negli allevamenti. E’ necessario che la carne venga cotta ad almeno 70 gradi Celsius e che si eviti di sciacquarla prima della cottura per non diffondere i batteri nel lavello della cucina. Ci sono poi la papaya e le pesche, che possono essere attaccati dalla salmonella attraverso il suolo contaminato.

Anguria

Al nono posto troviamo anguria e melone. Non vanno consumarli già tagliati a fette e, in ogni caso, è importante lavare sempre tutta la frutta prima di consumarla. Al decimo posto c’è la farina. Il grano può facilmente essere contaminato da ceppi di Escherchia Coli e salmonella sia dagli allevamenti di bestiame che da animali selvatici. E’ pertanto importante consumare la farina cotta e cercare di evitare che possa contaminare altri alimenti all’interno della dispensa. Bisogna quindi avere cura di lavare sempre gli oggetti che vengono a contatto con la farina con acqua calda e sapone.

(Foto: Pixabay)

Infezioni alimentari: i dieci cibi a cui prestare attenzione ultima modifica: 2023-09-14T18:00:00+02:00 da Antonietta Malito

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