Un piccolo villaggio incastonato nei boschi della valle del Savuto. Una frazione del Comune di Marzi, in provincia di Cosenza, rappresenta per eccellenza l’ultima fortezza degli Orsi in Calabria. Questo borgo incantato è, ancora oggi, un cofanetto di emozioni. Uno scrigno pregno di tradizione e soprattutto leggenda. Secondo alcune ricostruzioni, gli orsi vagavano liberamente in Calabria fino al 1700. E proprio i boschi che circondano Orsara sono i protagonisti di questa storia autentica. Abitazioni costruite in pietra, un forno posizionato nel paesino delle fiabe, una fontana dal forte valore simbolico, e i colori della vita.

Orsara - Nella foto un maschio adulto dell'Orso italiano.
Un predatore dei boschi

Orsara: “Ara dell’Orso”

In questo paradiso terrestre, il tempo scorre lento, pochi abitanti. Castagneti, querceti, caverne nascoste, questa miscela amplifica la marcia in più del luogo. Ara dell’Orso, è questo il termine fortemente rimarcato a Orsara.

Il profumo del pane

Passeggiando tra le stradine di Orsara, con un pizzico di immaginazione, il profumo del pane volteggia nell’aria. Il suggestivo forno a legna, costruito per preparare questo prodotto nei rigidi inverni, traccia un percorso ben definito nella storia delle tradizioni. La pietra regna sovrana. Plasma la bellezza delle caratteristiche abitazioni del villaggio calabrese. La tradizione delle castagne è una pietra miliare del posto. Intorno al borgo, sono decine gli alberi monumentali presenti ancora oggi.

Il pane dei poveri

Nel cuore di Orsara, la raccolta delle castagne ha fortemente determinato la vita delle popolazioni di montagna. Le famose “caselle”, strutture in pietra utilizzate per la conservazione e la lavorazione delle castagne. E il forno? Esattamente, ricordate bene. Il forno presente nella piazzetta principale era un baluardo di speranza. Attraverso la farina delle castagne si preparava il pane dei poveri. Questo alimento indispensabile per poter sopravvivere nei duri inverni è presente in tutta la gastronomia calabrese.

Le caverne nel bosco

Nei boschi intorno al borgo di Orsara sono disseminate una serie di caverne. Anfratti che catturano l’attenzione del viandante. Gli Orsi trovavano, presumibilmente, rifugio in queste insenature naturali. La presenza di molti alveari selvatici consolida questa ricostruzione storica: anche perché questo mammifero amava cibarsi con il miele.

Orsara, la terra dei boschi e dei grandi orsi appenninici ultima modifica: 2020-10-11T16:00:34+02:00 da Omar Falvo

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