I savoiardi sono tra i biscotti più conosciuti e amati d’Italia. Piacciono a tutti per la loro fragrante semplicità. Scopriamo insieme, storia, ricetta e curiosità su questa meraviglia della cucina italiana.
Savoiardi: i biscotti dalle origini reali
I savoiardi sono i tipici biscotti friabili dalla forma allungata. Buoni perché fatti con impasto semplice, ma dal sapore reale. Infatti, i “biscotti dei principi “Savoia” trovano le loro origini nel tardo Medioevo. L’inventore pare sia stato lo chef della corte di Amedeo VI. Durante un banchetto reale con degli ospiti francesi, i savoiardi furono un gran successo. Di conseguenza, divennero i biscotti ufficiali dei Reali. E da questo la loro fama non ha più avuto declino.
Infatti, tante regioni hanno portato alcune varianti. Inoltre, i savoiardi si prestano bene all’impiego per altri dolci, tra cui: il tiramisù e la zuppa inglese. Gli inglesi li chiamano lady fingers, cioè “dita di dama”. Per i francesi, invece, sono biscuits à la cuillère cioè biscotti “a forma di cucchiaio”.
Savoiardi: la ricetta per cucinarli in casa
La seguente ricetta biscotti prevede la realizzazione di circa 50 pezzi. Per realizzare i biscotti dei reali occorrono: 125 grammi di tuorlo d’uovo, 185 grammi di zucchero, 190 grammi di albumi, 150 grammi di farina tipo 00 e 65 grammi di fecola di patate. Per la spolveratura occorrono 50 grammi di zucchero a velo e 5 grammi di amido di mais. Il procedimento è abbastanza semplice, ma fatevi aiutare da una frusta elettrica. Montare i tuorli d’uovo con lo 100 grammi di zucchero. Fino ad ottenere un impasto di colore giallo paglierino.
Gli albumi vanno montati a parte. Devono triplicare il loro volume, nel frattempo aggiungere lo zucchero restante. Successivamente, su un foglio di carta forno, setacciate la farina e la fecola. A questo punto riprendete la ciotola con i tuorli, unite circa 1/3 degli albumi. Mescolare sempre dal basso verso l’altro anche in fase di aggiungere l’intero impasto.
Il momento della cottura in forno
A questo punto prendere una teglia rivestita da carta forno. Il composto va messo in una sacca da pasticcere per poi realizzare dei biscotti della lunghezza di circa 5-6 centimetri. Spolverare il tutto con zucchero a velo e mais mischiati insieme. Infornare in forno statico preriscaldato a 230° per 9 minuti, nella parte alta del forno. Procedere sempre così fino alla fine dell’impasto. Si consiglia di utilizzare anche la fecola nell’impasto insieme alla farina per ottenere dei savoiardi più lisci e setosi. Servire i savoiardi sempre quando sono freddi. Tuttavia, possono essere conservati anche in una scatola di latta e mangiati dopo qualche giorno. Esiste anche una variante al cioccolato… basta aggiungere nell’impasto almeno 25 grammi di cacao.
Alcune curiosità sui savoiardi
In data 1° agosto 2005 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il “Disciplinare della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno”, tra cui il Savoiardo. Ecco come viene definito, secondo la legge. La denominazione «Savoiardo» è riservata al biscotto di pasticceria all’uovo avente forma caratteristica a bastoncino con struttura caratterizzata da alveolatura minuta e regolare e con superficie superiore ricoperta di zucchero ed aroma tipico di vaniglia e limone. Il prodotto deve presentare una percentuale di umidità tra il 4% e il 12%. Se da una parte il biscotto è tipicamente veneto non mancano le varianti regionali. In Sicilia, ad esempio si tende a farli più biscottati. In Sardegna, i Savoiardi sardi, sono anche denominati Pistoccu. A Napoli si intingono nel Sanguinaccio. Insomma, tante varianti per lo stesso risultato: dei biscotti amati da tutti, grandi e piccini!
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