Riscoprire il gusto di fare il pane in casa, significa riconquistare un piacere arcano e al tempo stesso vitale. Il pane è arte, è amore, è vita, soprattutto se fatto con il lievito madre, perché cresce ancor prima di diventare l’alimento che tutti noi conosciamo. Chiudendo gli occhi provate ad immaginare questa scena, fatta di gesti che si tramandano ormai da generazioni.

Gli ingredienti che si amalgamano sotto il calore e la pressione delle dita, e la pasta che già lievita scaldandosi leggermente. E’ quel lento, ma energico lavoro di mani, dove tempo e pazienza non esistono più, ma solo un forte contatto, per un nascere morbido, gustoso, dal sapore rotondo. Nasce così la duttilità dell’impasto mentre la foggia del pane prende forma, sotto una pioggia di farina che leggera, si posa sull’impasto. Il calore del forno è l’atto finale, che lo rende gonfio, dorato e fragrante, pronto per essere assaggiato.

La Storia del pane

Il pane, alimento universale presente in tutte le latitudini, fin dai tempi più remoti. È tra il Paleolitico e il Neolitico che l’uomo inizia a coltivare (farro, grano, segale) i cereali. La data esatta in cui l’uomo “creò” il pane, è difficile da stabilire. È l’alimento essenziale che nel tempo si è evoluto, grazie allo sviluppo tecnologico, ma la vera rivoluzione, nel campo della panificazione si ebbe nel Rinascimento, quando fu introdotta la lievitazione (lievito di birra) artificiale. I fornai nei secoli successivi, iniziarono a dare libero sfogo alla panificazione, generando nuove tipologie di pane. Il loro lavoro rimarrà immutato, fino alla seconda metà del Settecento, quando con l’avvento delle industrie, nacquero i primi tentativi di meccanizzazione del lavoro del fornaio. Alla manualità dell’uomo, sempre più si sostituirono le macchine, subentrarono le impastatrici meccaniche, e successivamente quelle elettriche.

Ingredienti per la ricetta base:

800 gr di farina 0 (meglio se tipo 1)

30 gr di lievito di birra fresco

350 ml di acqua tiepida (mai calda perché inibisce le proprietà del lievito)

100 ml di olio evo

1 cucchiaino di sale

1/2 cucchiaino di zucchero (aiuta la fermentazione).

Ricetta Pane, procedimento

Sciogliere il lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua appena tiepida, aggiungere il 1/2 cucchiaino di zucchero per aiutarne la fermentazione. In una ciotola mettete 100 gr di farina setacciata ed aggiungere il lievito appena sciolto, fino a formare una pasta soda. Se necessario aggiungere all’impasto ancora un po di farina, fino a darle consistenza tanto da tenere in piedi un cucchiaio di legno. Coprire con un panno, (per evitare che faccia in superficie la crosta) e lasciare lievitare per 5-6 ore, meglio ancora per una notte intera. Trascorso il tempo, versare il sale nella rimanente acqua, sempre a temperatura ambiente e lavorare il primo impasto, accorpando lentamente il resto della farina e l’olio evo. Lavorare il tutto fino ad ottenere un impasto compatto, omogeneo ed elastico per almeno un quarto d’ora.

Sulla spianatoia

Passando il composto sulla spianatoia, riavvolgerlo massaggiandolo energicamente, fino a raccogliere una palla di pasta e metterla a riposo per altre 2-3 ore, infarinata e coperta con un panno umido. Trascorso il tempo necessario per la lievitazione, si rimaneggia il composto, facendolo sgonfiare. Spezzettandolo si ricaveranno circa 10 piccoli panetti sui quali si andrà a spennellare dell’olio evo per poi sistemarli sulla piastra del forno. Quest’ultimo appena tiepido e a sportello aperto, farà in modo che lievitino ancora, fino al raddoppio del volume. Accendere nuovamente il forno a 200 °C e far cuocere per circa mezz’ora e poi abbassare la temperatura a 190 °C aspettando che la doratura diventi omogenea. A questo punto il profumo supera il senso della vista, allora non rimane che assaggiarlo.

La ricetta del pane italiano, una bontà unica nel mondo ultima modifica: 2020-09-28T11:27:32+02:00 da Giusy De Iacovo

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