Nel cuore del Salento, laddove il sole bacia le mura antiche e i profumi della campagna si mescolano nell’aria, c’è un luogo che combatte una battaglia silenziosa. È la frazione di Depressa, situata a pochi chilometri da Tricase. Qui, la mancanza di connessione non è solo un fattore tecnico, ma una profonda ferita nell’anima della comunità, esclusa dalla “modernità”.

Depressa, Salento, la storia della frazione di Tricase

Quello che un tempo poteva sembrare solo un elemento di trama cinematografica come nel film di Federico Moccia, “Non c’è campo”, ambientato nelle vicinanze a Scorrano, si è trasformato in una realtà che tocca direttamente la vita di 1.541 persone.

In questo luogo, ogni giorno è una lotta per rimanere connessi al mondo esterno, per non perdersi in un isolamento digitale che mina la vita sociale e economica della comunità. Le speranze si accendono e si spengono, mentre gli abitanti cercano disperatamente una soluzione a questa avversità.

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L’emblematica espressione dialettale “Vane vicino alla chiesa, lì pia bonu” è diventata il ritornello costante nelle conversazioni tra gli abitanti di Depressa, testimonianza del disagio causato dalla mancanza di campo.

Questo isolamento digitale rappresenta una vera e propria disconnessione dalla modernità, rendendo difficile la vita quotidiana e compromettendo la comunicazione e le transazioni finanziarie.

I provvedimenti

In questo luogo, la modernità è presente ma si scontra con un problema tangibile: la mancanza di connessione per cellulari e internet.

Questa assenza di linea crea disagi non solo per le comunicazioni, ma anche per le operazioni bancarie e i pagamenti elettronici. E così, nel piccolo borgo, i residenti si dirigono verso la piazza principale, dove il segnale “prende meglio”.

Il deputato salentino Andrea Caroppo ha sollevato con vigore la questione, portando alla luce la difficile situazione che affligge Depressa da diversi mesi. Questo stato di cose non solo genera ostacoli pratici per gli abitanti, ma rappresenta anche un serio rischio in caso di emergenza.

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In risposta a queste segnalazioni, il deputato Caroppo ha agito prontamente, depositando un’interrogazione presso il Ministero delle Attività Produttive. Il suo intento è quello di individuare una soluzione per risolvere questa problematica, che minaccia di isolare la comunità e danneggiare le attività commerciali, comprese quelle turistiche, della regione.

La situazione a Depressa richiede un intervento urgente. I residenti, desiderosi di ripristinare la normalità nelle loro vite digitali, chiedono un tempestivo e risolutivo intervento per superare questo ostacolo.

Immagine di copertina Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0.

Depressa senza telefono e internet: la storia del borgo nel cuore del Salento ultima modifica: 2024-02-29T07:10:26+01:00 da Cristina Gatto

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