Essere fuorisede non è facile. Per quanto entusiasmante e divertente possa essere la vita in un’altra città, bisogna fare i conti con molte cose ma, tantissimi giovani, me compresa, raccolgono il coraggio – e i vestiti, e le scarpe, e i libri – a due mani e decidono di partire. Nell’esatto momento in cui varcano la soglia di casa, sappiamo che il nostro cuore verrà spezzato in più parti ma nulla ci impedirà di rimetterle insieme.  

Fuorisede - Un ragazzo in partenza con la valigia

Caro fuorisede, quando vai al Sud piangi due volte: quando arrivi e quando te ne vai

Di problemi, al Sud, ne abbiamo tanti. Ci vorrebbero ore per elencarli, eppure non si può fare a meno di ringraziare le nostre radici. In valigia, mettiamo un po’ di tutto: dal dialetto un po’ accelerato, dai nostri ritardi perenni agli appuntamenti, alla immediata familiarità con le persone sconosciute. Impressi nei nostri cuori rimangono i paesaggi intrisi di ricordi, le cose stupide che abbiamo fatto con gli amici e il pranzo in famiglia. Per quanto brutta o bella possa essere stata la vita fino ad allora, una parte del nostro cuore fuorisede trova struggente lasciarla.

Fuorisede - Scorcio della Costiera Amalfitana

Quando torniamo sarà tutto lì ad aspettarci, il letto con le stesse coperte, lo spazzolino dove lo avevamo lasciato e i bicchieri che si rompono sempre. Eppure, sappiamo che non sarà più la stessa cosa. Saremo noi ad essere cambiati.

Il fuorisede e la bela madunina

Le mete preferite dei fuorisede sono Milano, Bologna, Torino o Roma. La paura maggiore che assale i ragazzi dopo aver lasciato casa è: quanto freddo farà? Ci imbacucchiamo come Totò e Peppino quando arrivano a Milano, timorosi tanto del freddo quanto di non trovare la familiarità di una casa. Eppure, è arrivato il momento di sfatare questo mito. Vivendo in una città del nord, inizieremo a costruirci una nuova esperienza, una nuova vita e una nuova versione di noi stessi. Non solo troviamo tantissimi altri ragazzi che vivono nella nostra stessa condizione, ma ci accorgeremo che al Nord non sono poi così diversi da noi.

Fuorisede - Stazione di Milano

A parte qualche apericena di troppo e la mancanza del cibo ciccione del Sud, siamo accomunati tutti dalla fortuna di vivere in un paese dalle grandi potenzialità. E, forse, quando torneremo a casa per le vacanze, un po’ sentiremo di aver lasciato qualcosa al Nord.

Il fuorisede: cittadino del mondo

Come dimostra anche il nostro network e come anche la storia racconta, gli italiani hanno sempre vissuto in diverse parti del mondo. America, Germania, Argentina, Inghilterra. La nostra casa è ovunque, le nostre abitudini dappertutto, la nostra anima è un insieme di esperienze. I fuorisede potranno lasciare un pezzo di cuore al Sud e uno al Nord, ma appena capiremo che sono questi posti a lasciare qualcosa a noi, cambierà tutto. Porteremo con noi tutto quello che l’Italia ci ha dato, dalle nostre radici ai suoi insegnamenti, contribuendo a costruire un mondo migliore, come suoi cittadini e non saremo più una parte di tutto, ma tutti dalla stessa parte, per conoscere e sperimentare noi stessi e il mondo che ci circonda. Accogliere ed essere accolti, aiutare ed essere aiutati, perchè facciamo tutti parte dello stesso network, quello dell’umanità. Non resta solo che prendere la valigia.

Essere fuorisede: dal Sud al Nord senza paura (o quasi) ultima modifica: 2019-06-26T09:00:57+02:00 da Elena Morrone

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