Sabato mattina, un devastante incendio è divampato presso l’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, nei pressi di Roma, causando la tragica morte di tre pazienti. Le fiamme, originariamente generate da ammassi di rifiuti nella zona retrostante, hanno causato gravi danni agli spazi fondamentali dell’ospedale. Le indagini condotte dal procuratore Francesco Menditto sono focalizzate sulla ricostruzione delle cause, con l’ipotesi iniziale che considera la possibilità di un corto circuito ai cavi elettrici o l’incidente di un mozzicone di sigaretta.

Incendio Ospedale Tivoli: le prime fasi

Le prime fasi dell’incendio hanno interessato ambulatori, pronto soccorso e pediatria, causando la diffusione del fumo in tutta la struttura. La tragedia ha lamentato la perdita di tre pazienti a causa dell’intossicazione. L’indagine attuale si concentra sulla valutazione delle procedure adottate dal personale medico e infermieristico. Le testimonianze indicano possibili criticità nel funzionamento del sistema antincendio, evidenziate da porte tagliafuoco che non si sono chiuse automaticamente e da un allarme fumo non attivato in tutte le aree dell’ospedale.

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La mancanza di un team esterno di guardia antincendio, come previsto, solleva interrogativi sulla preparazione dell’ospedale. Gli edifici, costruiti negli anni Settanta e successivamente ammodernati senza interventi significativi, sono stati oggetto di critiche da parte dell’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. L’evacuazione di 193 pazienti è stata un’operazione complessa, evidenziando carenze nelle procedure di emergenza.

Le indagini

La procura di Tivoli sta attualmente concentrando l’attenzione sull’impianto antincendio e sul suo presunto malfunzionamento. Testimonianze contrastanti sulla sua attivazione sollevano dubbi sulle condizioni di sicurezza. L’attenzione è ora incentrata sull’esame delle autopsie, che potrebbero fornire risposte decisive sulla relazione tra l’interruzione della corrente e la morte dei pazienti. La mancanza di illuminazione di emergenza e le sfide nell’evacuazione emergono come aspetti critici della tragedia.

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La situazione ha spinto il governatore Francesco Rocca a annunciare un investimento di centinaia di milioni per migliorare gli impianti antincendio in strutture simili. In attesa dei risultati delle indagini, il focus rimane sulle cause dell’incendio e sulle eventuali negligenze nelle misure di sicurezza. Nel frattempo, la comunità locale si sta attivando con l’installazione di una tensostruttura di supporto vicino all’ospedale per garantire continuità nell’assistenza medica.

Incendio Ospedale di Tivoli: cosa sappiamo ultima modifica: 2023-12-11T12:45:38+01:00 da Cristina Gatto

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