L’Italia guarda al modello greco, e pensa alle isole Covid-free. È questa l’idea messa in campo per la ripartenza del turismo, un’attività essenziale per il nostro Paese. Basti pensare che, nel 2019, gli arrivi sono stati 127,5 milioni e le presenze 434,1 milioni. Da qui, l’idea del ministro del Turismo Massimo Garavaglia: vaccinare chi vive e/o lavora nelle località vacanziere, così da garantire soggiorni sicuri. Ai turisti, ma anche ai residenti.
Isole Covid-free: il piano dell’Italia
L’idea arriva dalla Grecia: creare isole Covid-free per salvare il turismo. Il Governo starebbe lavorando ad un piano vaccinale ad hoc per i lavoratori e per i residenti delle località vacanziere, così da far ripartire il turismo. Le isole interessate, se effettivamente si dovesse partire, sarebbero: Capri, Ischia, Sorrento, le Egadi, le Pontine, l’isola d’Elba e del Giglio, ma anche le isole di Sicilia e Sardegna. Destinazioni, queste, amatissime dai turisti italiani ma anche dai turisti stranieri. “Anche noi abbiamo isole bellissime sulle quali applicare interventi analoghi” ha detto Garavaglia, riferendosi al modello greco. E spiegando come, all’estero, l’attenzione verso le nostre località turistiche sia alta. Gli inglesi guardano alle nostre destinazioni di mare, gli americani iniziano a prenotare per agosto. E se la Francia mira a riaprire il 14 luglio (festa nazionale francese), e gli Stati Uniti il 4 (giorno dell’indipendenza), l’Italia intende riaprire nel giorno della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno). Che per quella data le isole Covid-free siano una realtà? Ciò che è certo, è che nel 2020 il turismo è ripartito il 18 maggio. E il piano vaccini ancora non esisteva.
Le prime isole Covid-free d’Italia
L’idea, seppure sia ad oggi ancora embrionale, è quella di vaccinare inizialmente residenti e lavoratori delle isole più piccole: Panarea, Alicudi, Filicudi, Marettimo, Favignana, Levanzo, Lampedusa, Linosa, l’Isola dei Conigli. Per la loro conformazione, e l’esiguo numero di abitanti, le Eolie, le Egadi e le Pelagie ben si prestano a diventare isole Covid-free. Da tempo l’assessore al Turismo della Regione Sicilia, Mimmo Turano, lavora in questa direzione. “Covid-free è la parola d’ordine per aiutare veramente l’economia delle nostre isole minori. Vaccinare subito la popolazione delle isole siciliane significa tutelare la loro salute, ma anche dare la possibilità a questi territori di uscire dalla crisi con le loro mani combattendo ad armi pari con la concorrenza della Grecia, che sta già immunizzando gli abitanti delle isole più turistiche” ha detto. Seguirebbero poi le Pontine, l’Elba, il Giglio e l’intera Sardegna.
Il modello greco
La Grecia, a cui il Governo italiano guarda, ha cominciato proprio dalle sue isole più piccole. La prima ad aver raggiunto l’immunità è stata Kastellorizo (laddove Salvatores girò “Mediterraneo”). Presto toccherà anche a Marathi, Meganisi, Othoni e Kalamos. E poi a Oinousses, Chios, Fourni, Psara, Thymaina e Kastos. Successivamente si passerà alle isole con più di 1.000 abitanti e – infine – a quelle con più di 3.500. In questo modo, la Grecia creerà dei paradisi sicuri per le vacanze. E farà ripartire il turismo, per evitare che il tracollo del 2020 si ripeta.